La trilogia dei Viaggi Straordinari di Jules Verne si conclude con L’isola misteriosa, pubblicato nel 1874-75 a puntate sulla rivista “Magasin d’Éducation et de Récréation”. I protagonisti principali sono cinque americani, fuggiti in pallone dalla prigionia durante la Guerra di Secessione, e ritrovatisi naufraghi sull’isola deserta e non registrata sulle carte. Il mistero è rappresentato da una serie di eventi fortunati, o forse soprannaturali, che nei momenti decisivi aiutano i protagonisti. Grazie alle conoscenze scientifiche dell’ingegner Smith, i naufraghi colonizzano l’isola, costruiscono un battello ed esplorano l’unica isola raggiungibile, l’isola Tabor, dove ritrovano Tom Ayrton, ivi abbandonato in esilio ed espiazione, al termine del romanzo I figli del capitano Grant.

Ma la seconda parte del romanzo vede i naufraghi minacciati nella loro serena vita, prima dall’arrivo dei pirati, poi dal risveglio del vulcano, che minaccia di esplodere. I misteriosi eventi fortunati continuano, finchè l’ingegner Smith non ne scopre l’autore: si tratta del capitano Nemo, ormai solo e prossimo alla morte, che si è rifugiato col suo Nautilus in una caverna sottomarina. Il Nautilus diventerà la tomba del capitano, e i coloni si salveranno sull’ultimo scoglio emerso, dopo l’esplosione del vulcano, grazie al provvidenziale arrivo del Duncan con Robert Grant, ritornato a ricuperare Ayrton.

Numerosi film, telefilm, racconti a fumetti e perfino videogiochi si sono ispirati a questo celebre romanzo, che ha contato la prima edizione italiana subito dopo la pubblicazione francese. Il libro digitalizzato per LIberLiber è una edizione ridotta e riccamente illustrata pubblicata da Bemporad.

Sinossi a cura di Gabriella Dodero

Dall’incipit del libro:

Durante il terribile uragano che imperversò sul Pacifico dal 18 al 26 marzo del 1865, e che devastò foreste, città, spiagge, lungo le coste d’America, d’Asia e d’Europa, un pallone si librava in balìa del ciclone, sopra la vastità
tempestosa del Pacifico.
Pareva una festuca, sbattuto spaventosamente da ogni banda, in balìa d’una tromba d’acqua marina turbinosa.
Una leggera navicella di vimini pendeva dalla sua appendice inferiore e recava a bordo cinque passeggeri, le cui vite oramai potevano dirsi perdute.
— Il mare è sotto di noi!
— Il mare! il mare! a non più di duecento piedi!
— Giù la zavorra!
— Presto!
— Il pallone si risolleva?
— No!
— Sì!
— Buttate giù tutta la zavorra e che Dio ci guardi!
Queste parole concitate dei cinque uomini si sarebbero potute udire, sopra quel deserto d’onde ribollenti, se voce umana avesse potuto superare il fragore della tempesta.
Il buio era fitto. Nè si sarebbe potuto dire se quel buio provenisse dalla notte o dalla densità delle nerissime nubi, tra le quali il pallone era preso, come in un caos.

Scarica gratis: L’isola misteriosa di Jules Verne.