Deirdre of the Sorrows è l’ultimo dramma di Synge. Scritta dall’autore durante la malattia che doveva condurlo a morte e rimasta incompiuta al lavoro di lima, la tragedia contiene tuttavia bellezze rare di intuizione e di stile.
Essa si svolge intorno alla leggenda irlandese della bellissima Deirdre che fu amata da Conchubor, il vecchio re dell’Ulster, il quale poi con inganno la trasse alla sua reggia e le fece trucidare l’amante: ond’ella si uccise sul corpo di lui travolgendo nella sua ruina la dinastia dell’Ulster.
Intorno a questa leggenda s’eran provati in poemi e drammi molti scrittori irlandesi: ma il Synge la rese ancor più grandiosa e patetica, penetrandola del suo squisito sentimento della natura e di una passionalità dolorosa cui certo non era estraneo il presagio della sua prossima fine. In questa tragedia i personaggi parlano tutti il linguaggio dimesso dei contadini: il che, anzichè produrre anacronismo, porta a maggiore scioltezza, infonde calore di poesia alla parlata, massime nei momenti di pathos.
In Deirdre compare, tra aneliti di vita selvaggia, qualche spunto di melodia maeterlinkiana…
Carlo Linati (Introduzione a Deirdre l’addolorata)
Dall’incipit del libro:
ATTO PRIMO
La casa di Lavarcham sullo Slieve Fuadh. Alla sinistra un uscio che dà nell’interno della casa, a destra una porta che riesce all’aperto. Nel fondo un telajo su cui sta, mezzo compiuto, un arazzo. Alla parete di fondo un grande armadio e un greve cofano in rovere. La stanza è pulita e nitida, ma ignuda. Lavarcham, donna sui cinquanta, lavora al telajo.
LA VECCHIA
Già si fa notte e ancora non è tornata.
LAVARCHAM
No, non è tornata… (Nascondendo la sua trepidazione) È buio, con tutte queste nubi che arrivano da tramontana e da mezzodì, ma non è più tardi del solito.
LA VECCHIA
È più tardi sì. Intanto sento dire che i figli di Usna, Naisi e i suoi fratelli, son fuori a cacciar le lepri già da due giorni o tre, da quando fa luna nuova.
LAVARCHAM
(con maggior trepidazione)
Non faccian gli Dei ch’essi abbian a venir qua e a porle gli occhi addosso… (Con atto d’abbandono) Eppure, se anco lo facessero, mica avrei cuore a sgridarli o a scacciarli.
Scarica gratis: Deirdre l’addolorata di John Millington Synge.