Una fattoria toscana e il modo di fare l’olio (riscontro all’altra opera Una casa fiorentina da vendere), venne pubblicato da Pietro Fanfani nel 1877 come “Libretto per le Scuole”, con l’intento di diffondere, questa volta, il linguaggio della vita rurale.

Dall’incipit del libro:

Il marchese Vincenzio R., giovane milanese, e della più fiorita nobiltà di quella magnifica metropoli della Lombardía, venne, due anni sono, per semplice diporto a Firenze; ed innamoratosi della città, de’ suoi monumenti, de’ suoi incantevoli contorni, delle ubertose e liete campagne, della cortesía degli abitanti, della vivacità del popolo minuto, e, sopra tutto, della lingua, di cui è studiosissimo, ci ha preso stanza fissa; e come egli è de’ più compiti cavalieri, bello e di bella maniera, e di una istruzione non comune tra’ suoi pari, così è amato e ben veduto da tutti, nè c’è nobil famiglia, che non ambisca di riceverlo in casa, o giovane di buona nascita e costumato, che non faccia di tutto per essergli amico. Il signor Vincenzio alle cortesíe e alle mostre di affetto corrisponde cortesemente, ma senza troppo lasciarsi andare: primo perchè è amico dello studio, e vuol serbarsi un po’ di tempo libero per esso; poi perchè, tenendo l’amicizia per cosa santa, e sapendo quanto essa è rara, e a quanti disinganni si trova chi troppo facilmente si abbandona, se con tutti pòrgesi affabile e compagnevole, due o tre soli ha voluto aver per amici, tra’ quali primo è Giovanni F., giovane di pochi anni minore a lui e dotato anch’egli delle più attrattive qualità: studioso anch’egli, ma senza ostentazione: non alieno dalle conversazioni e da quegli esercizj e spassi che si addicono ai giovani nobili; ma nel tempo medesimo non alieno, anzi vago di attendere alle cose di famiglia e di amministrazione.

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