Come per gli altri componimenti, considerati opere dubbie, il concerto per flauto e orchestra in Re maggiore è stato a lungo attribuito a Boccherini, finché nel 1959, il flautista svizzero Raymond Meylan scopre il suo vero autore: un compositore boemo, Franz Xaver Pokorný, grazie al manoscritto autografo trovato in una biblioteca di Ratisbona.
L’opera si segnala per una particolare inventiva e un fraseggio spigliato nell’Allegro moderato iniziale. L’Andante rispecchia la tradizione settecentesca della Sonata da camera, mentre il Rondò finale si sviluppa con una discontinua segmentazione sonora.
Ascolta gratis: Concerto in Re maggiore per flauto e orchestra, G 489 di Luigi Boccherini.