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Liber Liber e altri membri del network Frontiere digitali lanciano una proposta.

Nel gennaio 2008 il portale italia.it, costato fino ad oggi oltre 7 milioni di euro, ha chiuso i battenti senza mai diventare realmente operativo. Il costo complessivo avrebbe superato i 50 milioni di euro se il Vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli, non avesse deciso di chiuderlo e sottoporre il caso alla Corte dei Conti.

Lo scandalo naturalmente non è nella quantità di danaro prevista. 50 milioni di euro per promuovere il turismo in Italia sono una cifra che, ben investita, potrebbe tornare mille volte. L’errore è consistito nell’avere scelto una piattaforma proprietaria e chiusa, con contenuti modesti e una politica di aggiornamento anacronistica, inadeguata all’importanza e all’ampiezza dell’argomento.

Ora cliccando su italia.it si ottiene il messaggio “Pagina non disponibile”. Che non ci fa certo fare una bella figura all’estero.

Perché allora non proporre qualcosa di profondamente diverso, uno strumento che funzioni con logiche più moderne e adatte al vero spirito di Internet? Perché non allestire nel dominio italia.it, un wiki aperto, pubblico e gratuito?

I wiki sono piattaforme open source, che consentono ai suoi stessi utenti di collaborare alla loro crescita (l’applicazione più nota è Wikipedia). Grazie a questo tipo di piattaforma, potranno essere gli stessi Italiani a raccontare uno dei paesi più belli e ricchi di storia e d’arte del mondo.

Se vuoi commentare questa proposta collegati alla lista di discussione del network Frontiere digitali: http://www.frontieredigitali.net/index.php/Partecipa oppure contatta Marco Calvo, di Liber Liber (vedi i recapiti nella pagina Contatti).