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(voce di SopraPensiero)
All’indomani della fine della guerra civile americana, i soci, ex artiglieri, del Gun-Club di Baltimora progettano di spedire un proiettile sulla luna. Il presidente Barbicane constata la fattibilità dell’operazione consultandosi con gli astronomi dell’osservatorio di Cambridge, nel Massachussets, e lancia pubblicamente l’idea.
Scelto il posto da dove spedire il proiettile e raccolti i fondi, viene dato il via alla costruzione del gigantesco cannone che sparerà il proiettile sulla luna, calcolando i tempi in modo da colpire la luna nel momento che si trova al perigeo, cioè il punto più vicino alla terra. Si fa quindi avanti un audace parigino, Ardan, che propone di costruire un proiettile cavo per poter essere chiuso nel proiettile ed andare quindi sulla luna. La rivalità tra Barbicane, che durante la guerra progettava proiettili sempre più devastanti, e Nicholl, che progettava corazze che resistessero a questi proiettili, si fa più accesa e viene sedata dallo stesso Ardan che propone ad entrambi di accompagnarlo sulla luna. L’equipaggio a tre è quindi completato. Il segretario del Gun-Club J.T. Maston seguirà l’avventura dalla terra. Il proiettile mancherà la luna e rimarrà in orbita attorno al satellite. Il romanzo ha un seguito: Attorno alla luna.
Pubblicato a Parigi nel 1865 il romanzo ebbe grande successo, sia per la vena avventurosa che per la fine ironia che percorre l’intero romanzo. È considerato, non senza una qualche ragione, il romanzo dove maggiormente Verne esplica le sue doti profetiche: basta pensare che Cape Canaveral, da dove poco più di cento anni dopo la pubblicazione del romanzo partirà la missione Apollo 11, dista circa solo 100 km da dove Verne colloca la base di partenza della spedizione del Gun-Club.
Una delle prime traduzioni italiane (1875), più volte ripubblicata da diverse case editrici, indica come traduttore G. Pizzigoni, cosa che ha portato all’equivoco (che perdura a tutt’oggi amplificato dalla rete e dall’abitudine ormai consolidata di copiare senza verificare) di attribuire questa traduzione a Giuseppina Pizzigoni, la nota pedagogista. Si tratta invece di Carlo Pizzigoni, che in quegli anni nei quali Giuseppina era bambina (era nata nel 1870), traduceva dal francese (Hugo, Gautier, Flammarion, Laveneux, Goncourt); ma il carattere tipografico poco chiaro della C puntata, iniziale del suo nome nella prima edizione di Serafino Muggiani, ha generato la confusione.
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del libro:
Durante la guerra federale degli Stati-Uniti, nella città di Baltimora, quindi nel bel mezzo del Maryland, si costituì un nuovo ed influentissimo club. È noto con quanta energia sviluppossi l’istituto militare presso questo popolo di armatori, di mercanti e di meccanici. Semplici negozianti scavalcarono il loro banco per improvvisarsi capitani, colonnelli, generali, senza essere passati per le scuole d’applicazione di West-Point; in breve essi uguagliarono nell’«arte della guerra» i loro colleghi del vecchio mondo, ed al pari di loro riportarono qualche vittoria a furia di prodigare palle da cannone, i milioni e gli uomini.
Ma dove gli americani superarono di molto gli Europei fu nella scienza della balistica. Non già che le loro armi raggiungessero un grado maggiore di perfezione, ma esse offrirono dimensioni inusitate ed ebbero perciò lunghezze di tiro fin allora sconosciute. In fatto di tiri radenti, ficcanti o di lancio, di fuochi di sbieco, d’infilata o di rovescio, gl’Inglesi, i Francesi, i Prussiani non hanno più nulla da imparare: ma i loro cannoni, i loro obici e i loro mortaj non sono che pistole da tasca in confronto dei formidabili arnesi da guerra dell’artiglieria americana.
Scarica gratis: Dalla terra alla luna di Jules Verne.