(voce di SopraPensiero)

 

Per la tredicesima edizione del Poesia Festival, che si svolgerà tra il 18 e il 24 settembre in alcuni comuni modenesi, gli organizzatori prevedono un vasto programma di incontri per avvicinare il pubblico agli autori e alle loro opere. Un momento importante per riscoprire linguaggi musicali e scritti, perché non si parla solo della poesia delle parole, ma anche delle note. La varietà stilistica è da sempre una componente essenziale del Festival, dove si cerca di offrire una visione di insieme delle arti capaci di dare voce alle emozioni, molto apprezzate anche dalle ultime generazioni.

Roberto Alperoli, direttore e ideatore della manifestazione, spiega nello specifico quali sono le finalità e le scelte culturali che la caratterizzano.

Ogni anno il Festival richiama la partecipazione di un consistente pubblico, interessato a comprendere come la poesia possa essere uno strumento ancora attuale di comunicazione. Quali obiettivi vi ponete?

«Penso che la poesia abbia lo scopo di salvare la «santità» della parola, la percezione del sacro nella vita umana, per questo si deve contrapporre alla comunicazione rumorosa che prevale nella routine quotidiana. Per salvare tale ruolo si deve avvicinarla alle persone che non sono solite leggerla, che erroneamente credono, anche per le condizioni in cui versa la cultura nel nostro Paese, che dopo Montale e Ungaretti la vera poesia si sia esaurita. Il Festival testimonia l’esatto contrario: i poeti non sono scomparsi, vanno solo avvicinati ai lettori, anche a chi potrebbe apprezzarli ma non li conosce. Siamo convinti che tutti hanno bisogno di parole in grado di suscitare emozioni. Il nostro modo di proporre la poesia non ha niente di accademico, anzi lo definirei proprio popolare, in senso nobile: pur mantenendo serietà e rigore cerchiamo di stabilire un contatto tra la poesia e il maggior numero di persone.»

La tradizione del Festival prevede che si parli di opere in versi sotto tutti i punti di vista, nel programma dell’edizione 2017 avete preservato questa caratteristica?

«Certo. Come ogni anno avremo importanti nomi italiani e stranieri; sfogliando il programma degli incontri troviamo Scarabicchi, Mussapi, Valduga e Zavoli, tanto per fare alcuni esempi, a cui si affiancheranno autori giovani sotto i trentacinque anni, con una particolare attenzione ai poeti emiliani, e la stessa varietà è stata curata per quanto interessa gli stili.»

Potrebbe spiegare meglio quest’ultimo aspetto?

«Vogliamo far conoscere la poesia in tutte le sue forme, per questo abbiamo invitato autori che affrontano tematiche diverse attraverso linguaggi diversi. Il Festival deve offrire una vasta panoramica sulla produzione contemporanea. Dallo Slam Poetry, che ha per la sua natura innegabili parentele con la musica rap, ai poeti «laureati», ovvero affermati e conosciuti dai lettori abituati a «consumare» le opere delle maggiori case editrici. Ma anche tra questi ultimi si apprezzano sostanziali differenze stilistiche. Agli autori dalla grande sapienza formale e letteraria, come Patrizia Valduga, alla poesia intellettuale, preferita da saggisti e studiosi che hanno la capacità di esprimersi in versi, come Sergio Zavoli.

Infine sarà dato spazio anche alla produzione straniera, che è sempre stata presente nel nostro Festival per offrire al pubblico un quadro internazionale. A questa edizione partecipèrà il maggiore poeta olandese Willem Van Toorn

Torniamo alla poesia italiana, che non è solo scritta nella lingua nazionale; infatti oggi come in passato conservano un ruolo essenziale gli autori dialettali, ci sarà attenzione per questo genere?

«Se si vuole far conoscere la poesia a chi non è solito leggerla, non si possono mettere da parte le opere in dialetto, è una necessità di cui siamo sempre stati convinti. Quest’anno avremo tre poeti dialettali, il siciliano Nino De Vito, il veneto Fabio Franzin e il lombardo Dome Bulfaro. Autori che si caratterizzano per un uso personale del linguaggio, ma anche di età diversa e, di conseguenza, con una formazione diversa.»

Non abbiamo ancora parlato di poesia al femminile. Il Novecento è stato il secolo in cui le donne hanno iniziato a esprimersi in versi con la stessa profondità e continuità degli uomini, da Ada Negri ad Alda Merini: avete preso in considerazione il contributo della donna nella produzione italiana attuale?

«Anche questo è un aspetto che non potevamo sottovalutare, sempre che ad oggi abbia ancora senso come in passato parlare di poesia femminile. Per approfondire le tematiche e gli stili che contraddistinguono la produzione poetica della donna abbiamo invitato quattro autrici: Silvia Bre, Nina Nasilli, Luigia Sorrentino e Vivian Lamarque, ancora una volta pensando di valorizzare le diversità intellettuali, attraverso queste poetesse accomunate dalla capacità di riversare nei versi la sensibilità femminile.»

Sull’aspetto musicale è il direttore di produzione Andrea Candeli a spiegare come durante il Festival le note si fondono alla poesia, che in realtà è la musica delle parole. Un connubio su cui gli organizzatori invitano il pubblico a riflettere, per comprendere come gli stili di comunicazione che trasmettono emozioni attraverso il loro incontro potenzino la loro espressività.

La filosofia del Festival è avvicinare il pubblico alla poesia anche attraverso il suo legame con la musica, ne sono un esempio lo Slam Poetry e il Rap, che sperimentano linguaggi simili. Cosa possono dimostrare i rapper a un pubblico che deve scoprire la magia dei versi?

«I rapper sono artisti popolari, il loro messaggio è profondo e allo stesso tempo facilmente accessibile. Musicisti come Willy Peyote e Murubutu possono rivelare tutta la poesia dei sentimenti che ispirano i loro testi. Murubutu si incontrerà con Francesco Guccini per testimoniare al grande cantautore l’influenza che «La locomotiva» ha avuto sulla sua musica rap, un brano che è pura poesia.

Un altro noto musicista che partecipa al Festival per rivelare il suo innegabile legame con la poesia è Morgan, che ha arrangiato le canzoni di Luigi Tenco, a cui faremo omaggio con una serata per ricordare i momenti importanti della sua vita.»

Potrebbe citare altri esempi?

«L’accompagnamento musicale tornerà nella serata dedicata a Clemente Rebora, in occasione dei sessant’anni dalla sua scomparsa, per evidenziare l’armonia dei suoi versi, e per il gran finale abbiamo pensato di ricordare John Lennon, non solo per la sua musica ma anche per la poesia che c’è nella sua musica.»

Agli appuntamenti in programma è stata aggiunta una serie di iniziative collaterali, in parte cominciate prima del 18 settembre, attraverso cui state cercando di dare una visione ancora più completa dell’universo poetico. Può parlarcene?

«Le iniziative collaterali al Festival, oltre a parlare dei grandi autori, devono ribadire il legame della poesia con le altre arti, con la musica ma anche con la pittura e l’illustrazione. Tutto questo lo facciamo anche in alcune scuole tra le province di Modena e Bologna, nei giorni della manifestazione e la settimana precedente, attraverso il progetto Albero della felicità».

E sempre nell’ambito del Poesia Festival, per il prossimo anno gli organizzatori si sono impegnati a tenere due giornate dedicate a Francesco Petrarca come iniziatore della lirica moderna, a cui verrà invitato lo scrittore e docente universitario Marco Santagata, che ha a lungo insistito su come la figura di Dante in qualche modo limiti l’interesse della comunità scientifica per questo aspetto di innovazione portato dal poeta aretino. Gli incontri si terranno il 19 e 20 luglio 2018, i giorni della nascita (20 luglio 1304) e della morte (19 luglio 1374) di Petrarca.

 

IL PROGRAMMA DEL POESIA FESTIVAL

ANTEPRIMA

18 settembre

Castelnuovo Rangone, ore 21:00

Museo della Salumeria

«Ricordare Enzo Ferrari. Quando la «Rossa» diventa poesia»

Incontro con Leo Turrini, autore di «Enzo Ferrari. Un eroe italiano»

 

19 settembre

Spilamberto ore 21:00

Spazio Famigli

Incontro con i poeti Antonella Kubler, Alessia Natillo, Alberto Ronchi e Stefano Serri.

INAURAZIONE

20 settembre

Teatro Fabbri di Vignola, ore 21:00

Letture di Patrizia Valduga

Lectio Magistralis di Massimo Cacciari

Concerto di Andrea Griminelli

 

APPUNTAMENTI

21 settembre

Castelvetro di Modena, ore 21:00

Cortile della Biblioteca

«I frammenti di Clemente Rebora»

Conversazione di Alberto Bertoni

Vignola, ore 21:00

Teatro Cantelli

«Mi chiamo Andrea e faccio fumetti», omaggio ad Andrea Pazienza

Con Andrea Santonastaso

 

22 settembre

Vignola, ore 18:00

Rocca, Sala dei Contrari

Dialogo sulla poesia europea con Willem Van Toorn e Sergio Zavoli

Castelfranco Emilia, ore 21:00

Teatro Dadà

Dialogo tra Francesco Guccini e Murubutu, dalla canzone d’autore al rap d’autore

 

Savignano sul Panaro, ore 21:00

Teatro La Venere

Elisabetta Pozzi, alla ricerca del tango perduto

 

Castelvetro di Modena, ore 18:30

Bicer Pin, Enoteca

«La canzone, la poesia, la musica»

Dialogo tra Mara Redeghieri e Andrea Tinti

Castelvetro di Modena, ore 21:00

Cortile della biblioteca

Mara Redeghieri in concerto

 

Montale Rangone, ore 21:00

Bliblioteca «A. Lori»

Cantiere italiano, quattro nuovi poeti: Noemi De Lisi, Matteo Fantuzzi, Carmen Gallo e Tiziano Fratus

23 settembre

Castello di Levizzano Rangone, ore 10:00

«I poeti dialettali», incontro con Dome Bulfaro, Fabio Franzin e Nino De Vita

Castelnuovo Rangone, Sala delle Mura

Ore 15:30

Vivian Lamarque legge le sue poesie e dialoga con Roberto Galaverni

Castelnuovo Rangone, Sala delle Mura

Ore 16:15

Tre autrici della poesia italiana: Silvia Bre, Nina Nasilli e Luigia Sorrentino

Vignola, ore 17:30

Rocca, Sala dei Contrari

«L’Alzheimer: la malattia, la cura, l’amore, la poesia»

Vignola, ore 21:00

Piazza dei Contrari

«All’Italia, poesie civili da Dante ad oggi

Interverrà Morgan, che converserà con Leo Turrini

Castelnuovo Rangone, ore 21:00

Centro Storico

Willie Peyote non sono un poeta ma […]

Spilamberto, Torrione, ore 21:00

Reading di Enrico Trebbi

 

Spilamberto, Torrione, ore 21:30

«Forse nonsarà domani: omaggio a Luigi Tenco»

Gappa in concerto

Marano sul Panaro, ore 21:00

Centro culturale

«Aree poetiche da Verdi a Puccini»

Conduce Daniele Rubboli

24 settembre

Guglia, ore 10:00

Borgo dei Sassi di Roccamalatina

Letture e interventi di Franco Arminio e Carlo Maver

Castelfranco Emilia

Biblioteca L. Garofalo

Ore 10:00 Francesco Scarabicchi dialoga con Roberto Galaverni

Ore 10:45 Rosita Copioli dialoga con Alberto Bertoni

Ore 11:30 Roberto Mussapi dialoga con Paolo Donini

Spilamberto, Rocca Rangoni

Ore 15:30,«Castelli Poetry Slam»

Ore 16:30 «John Lennon. La musica, l’arte, la poesia»

Ore 17:30 «Immagina John Lennon poeta e scrittore»

Ore 20:00 The Beatbox in concerto