(voce di SopraPensiero)

Pubblicato La pratica del distillatore e confettiere italiano di Giuseppe Antonio Landriani.

Dall’incipit del libro:

Certamente quest’operetta non sarebbe pur di presente comparsa al pubblico, se non l’avesse reputata degna e utile un personaggio assai ragguardevole, ed in queste materie eziandio intelligentissimo, che ebbe la benignità di osservarla prima che io avessi avuto il minimo solletico di pubblicarla.
Io conosceva benissimo da gran tempo la nobiltà sì dell’una, che dell’altra di queste arti; sapeva, che s’acquistano l’universale estimazione, quando abbiano buon incontro, e non ignorava, che furono esercitate, e che si coltivano anche oggidì per mero diletto da persone nobilissime. In fatti Galeno, Aristotele, Platone ed Ippocrate sonosi molte fiate occupati nell’arte di distillare, e di questa si sono alquanto dilettati Roberto re di Napoli, Odoardo re d’Inghilterra, Cosimo de’ Medici gran duca di Toscana, Ercole ed Alfonso duchi di Ferrara con innumerevoli altri grandi. Un altro motivo che mi avrebbe forse trattenuto dall’intraprendere cotesto impegno, era quello di non portare delle legna al bosco, giusta quel detto di Orazio: In silva ne ligna feras, credendo io che esser vi potessero molte altre opere di questo genere, sebbene da me sconosciute. Ma essendo stato accertato, che non sì di leggieri possono rinvenirsi libri che trattino di queste materie, allora mi sono dato di buon grado la cura di porre sotto i torchi quelle poche cognizioni, che nel corso dei miei anni ho acquistate o per mezzo degli altrui insegnamenti, o dalle più volte replicate sperienze. Ho avuto particolarmente la mira di scrivere nello stile più semplice e di usar termini triviali per essere da tutti inteso; giacchè la maggior parte di coloro che dilettansi di queste arti, non hanno gran lumi di letteratura.