(voce di SopraPensiero)

Pubblicato Pinocchio in Affrica di Eugenio Cherubini.

Dall’incipit del libro:

Una mattina Pinocchio si buttò giù dal letto quasi avanti giorno.
Si era svegliato con una gran voglia di studiare, cosa che non gli accadeva tanto spesso. In fretta e furia, immerse la sua zucca di legno nell’acqua fresca, sbuffò forte forte, si asciugò, fece tre salti per sgranchirsi le gambe, e in un momento si trovò seduto a tavolino.
Ci aveva da fare dodici somme, quattro pagine di calligrafia, e da imparare a memoria una bella favoletta intitolata «Il cane e la lepre.»
Incominciò subito dalla favoletta, e si diede a declamare come un eroe da tragedia:
«Un cane andava vagando per un campo, quando sur un greppo scòrse una lepre, che se ne stava brucando la tenera erbetta […].»
— Vagando […]. quando […]. brucando […]. Il maestro dice che questo è molto bello e sarà; io non ho nulla in contrario; daccapo.
Un cane andava vagando per un campo quando […]. quando […]. vide […]. scòrse […]. una lepre che […]. che […]. che […]. Ancora non la so; daccapo.