Pubblicato No di Alfredo Oriani.
Dall’incipit del libro:
―Il dottore era questa notte colla Giovanna,―disse la Ghita. Ida non si mosse. ―Ci vuole proprio il coraggio di un dottore; già, sono come i beccai, che ammazzano i vivi e sparano i morti. Anche sabato lo incontrai, che ritornava dal camposanto; aveva aperto Tonio. Erano dietro il vicolo dei Cappuccini: la ho riconosciuta, deve essere in ultimo. In quella un magnifico gatto, nero come di onice, con una fettuccia rossa per collarino, entrando dalla porta socchiusa della cucina venne a saltare sulle ginocchia di Ida, e vi si allungò non senza tentare e ritentare prima mille pose. Stette così qualche secondo, poi avvallandole nelle sottane, e battendogliele carezzevolmente colla coda grossa come una coda di volpe, ne accompagnava ogni movimento con una voluttuosa trepidazione di orecchi. Le due donne si distrassero un istante ad osservare il lascivo benessere del bell’animale, e la Ghita proseguì: ―La può fare quello che vuole, ma non la sposerà, lei. ―Lei chi?―proruppe la fanciulla schizzando dagli occhi un baleno. ―Lei, la Giovanna. Io non lo guarderei più in faccia un uomo, che dopo mi facesse un simile tiro e mi cacciasse di casa; ma il buono era di non guardarlo prima, allora. In ogni modo le darà venti scudi, metteranno il bambino all’ospedale, e chi si è visto si è visto; ci vedremo al secondo.