(voce di SopraPensiero)

Tessa Leoni è stata in polizia per molti anni. Poi, da quando suo marito è stato ucciso a colpi di pistola, ha smesso di fare quel mestiere senza orari e ne ha scelto uno che le permettesse di stare di più con la figlioletta di otto anni: ora lavora per una ditta di investigazioni private. Quel mattino l’hanno chiamata a visitare la scena del crimine del caso Denbe: marito, moglie e figlia sono scomparsi senza tracce, se non quelle delle revolverate che hanno preceduto il sequestro. Perché di questo si tratta, la polizia – che è già lì quando Tessa arriva – ne è convinta. Opera di qualcuno che conosceva bene la famiglia: eppure non c’è stata ancora nessuna richiesta di riscatto. Anche Tessa comincia a farsi una prima idea di quell’insolito rapimento di gruppo, mentre la polizia di Boston si dedicano al rituale ostruzionismo riservato ai non addetti ai lavori e ancor più agli apostati. La bionda sergente le rinfaccia addirittura l’accusa di omicidio a sangue freddo di qualche anno prima; dalla quale Tessa è stata scagionata, ma pare che non siano in molti a volervi credere. Bisogna trovare il modo di entrare in sintonia con i suoi ex colleghi, o quella faccenda sarà ancor più complicata da risolvere […]
Lisa Gardner, già autrice di molti noir, alcuni dei quali pubblicati in Italia da Marcos y Marcos, mette in piedi un lungo romanzo in cui il sequestro di un’intera famiglia – e la conseguente convivenza ravvicinata e forzata – è la sgradevole occasione per mettere in chiaro i rapporti reciproci, basati su piccoli e grandi segreti, come il fatto che il ricco marito tradisca la moglie con una ragazza che ha poco più dell’età di sua figlia. Storia di ricchissimi imprenditori edili, dove il padre-padrone ama i suoi cari e certo non gli fa mancare niente, sentendosi per contro in diritto di fare un po’ quello che vuole, dalla scappatella non occasionale all’acquisto di una casa milionaria che impone alla consorte senza consultarla. Una storia dalle descrizioni abbondanti e dai dialoghi serrati, in cui la tensione fra i personaggi si abbina a quella dei fatti narrati, a partire dalla convinzione della moglie tradita: «Il dolore ha un sapore. Tutto sta a capire qual è il tuo».


L. Gardner, Toccata e fuga, ed. Marcos y Marcos, 2014, pp. 496, euro 17.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.