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Scritto nel 1872, dopo anni di profonde ricerche ed elaborate analisi, riveduto, corretto e ampliato nel 1896, questo saggio, già dalla prima pubblicazione, divenne una pietra miliare nell’ambito degli studi specifici sul poeta, rappresentando un quadro accurato delle vicende della cultura occidentale da Augusto a Dante Alighieri. In due volumi.
Dall’incipit del libro:
Nel libro che qui pongo a luce io intendo esporre tutta intiera la storia della nominanza di cui godette Virgilio lungo i secoli del medio evo, segnarne le varie evoluzioni e peripezie, determinare la natura e le cause di queste e i rapporti che le collegano colla storia del pensiero europeo. Intraprendo adunque ciò che mai altri fin qui non intraprese, benchè il Virgilio medievale sia già stato soggetto di parecchie monografie. I piccoli scritti di Siebenhaar e Schwubbe non diedero che poche notizie e le più volgarmente note. Con dottrina più scelta e con qualche maggiore elevatezza parlarono di alcun lato di quella nominanza Piper e Creizenach. Michel, Genthe, Milberg vollero invero abbracciare tutto intiero questo tema, ma consecrarono ad esso lavori relativamente brevissimi, limitandosi a trattarne in modo aneddotico e senza alcuna profondità scientifica. La parte più saliente e volgarmente visibile della rinomanza medievale di Virgilio, la più attraente per la speciosità e singolarità sua era la leggenda della magia virgiliana, che molti scrittori rammentarono, dandone qualche notizia incidentemente in opere e raccolte di varia natura, dal sec. XVII in poi, non altrimenti considerandola che come una curiosità, e senza fermarsi a studiarla da vicino. Per primo prese a studiarla di proposito Du Méril in un lavoro più notevole per ubertà e novità di notizie che per metodo e per critica. La vera e propria indagine storica su quella leggenda la intraprese per primo il Roth, il cui lavoro è senza dubbio quanto di meglio e di più serio vide fin qui la luce su tal soggetto.
Scarica gratis: Virgilio nel Medioevo, Volume I e Volume II di Domenico Comparetti.