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(voce di SopraPensiero)In occasione del 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini, numerose istituzioni teatrali e musicali hanno rivolto la loro attenzione al celebre compositore. Ampia parte dell’attività musicale e concertistica del nostro Paese ha guardato alle prime fasi compositive del ‘Cigno di Pesaro’: quegli anni trascorsi nelle sale dei teatri, dove ha messo in scena più di quaranta opere liriche sia buffe sia serie, dividendosi tra i palcoscenici italiani ed europei.
A tutt’altro repertorio, invece, è dedicata la Soirée Rossini che si terrà il 18 luglio 2018 a Martina Franca nell’ambito del 44° Festival della Valle d’Itria. La serata è stata ideata dal direttore artistico del Festival Alberto Triola in collaborazione con il pianista Simone Di Crescenzo, che, sulla scorta della propria esperienza di riscoperta del repertorio vocale e cameristico rossiniano, ha dedicando il concerto all’ultima fase produttiva del Maestro pesarese. Dopo il suo abbandono alle scene, nel 1829, Rossini si dedicò alla composizione di innumerevoli arie vocali, brani strumentali e pezzi per pianoforte raccolti nei suoi Pechés de vieillesse: pagine che rivelano l’anima più intima, ma non meno brillante, del grande operista. Nel concerto, saranno eseguite anche trascrizioni di celebri passi operistici, che i più noti virtuosi dell’Ottocento (a partire da Nicolò Paganini) dedicarono a Rossini, mettendo in luce le potenzialità del proprio strumento.
Per l’occasione è stato riunito un parterre di artisti di eccezione: il giovane virtuoso del violino Yury Revich, vincitore dell’ECHO Klassik 2016 e Giovane Artista dell’Anno nel 2015; il soprano Maria Aleida, che da anni affianca alla carriera operistica un’intensa attività concertistica accanto ad Andrea Bocelli; il clarinettista tedesco Nicolai Pfeffer e Michele Pertusi, celebre basso italiano ed eccezionale interprete rossiniano. Tutti gli artisti saranno accompagnati al pianoforte da Simone Di Crescenzo, raffinato interprete del repertorio italiano del primo ‘800.
Un appuntamento imperdibile, dunque, per scoprire un Rossini poco noto nelle filigrane delle sue composizioni più intime e attraverso l’immagine che ne tratteggiarono alcuni grandi musicisti coevi.
Per ulteriori informazioni: https://www.festivaldellavalleditria.it/spettacolo/soiree-rossini