Una nuvola di pioggia. Un mare di appartenenze. Trentaquattro è lo scenario del dolore e dell’amore; l’amore di donna, l’amore della donna – madre, l’ossessione triste della possessione che si trasforma in generatrice di morte, e l’amore della donna – amata, la passione consumata che seduce e avvolge un uomo – bambino capace di un amore sincero ed intenso.
Il frutto di questo amore è Lina, una «bambina – adolescente – donna»che piena del dolore e di colpe non sue, incontrerà l’amore di un padre non-padre per contribuire a trasformarne il tormento in premura e comprensione.
Alla cruda realtà di questa storia che pur nella sua semplicità non è mai banale, fanno eco le tracce di mille vissuti erranti tra le strade dei quartieri di una Bari dove l’arroganza e il pregiudizio sono messi a tacere, solo a fatica, da un certo tipo di valori comunque e sempre mai messi in dubbio. Una narrazione pronta e vivace, schietta e a tratti senza mezze misure. L’odore forte del mare di Puglia c’è e si sente.
Trentaquattro
Leonardo Palmisano
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