Tag: Matilde Serao
La contessa Flavia Andorno era simpatica, aveva ventotto anni, quarantamila lire di rendita per dote e non prendeva marito. Ogni tanto ne rifiutava uno. La contessa Flavia leggeva molto…
Flavia si sentiva la coscienza quieta: neppure l’ombra di un piccolo rimorso; quello che le accadeva era molto strano, ma senza un briciolo di sua colpa.
Quindi scuoteva la bella testa bionda, si stringeva lievemente nelle spalle e andava al ballo
Quelle due famiglie rivali rifacevano in miniatura le discordie dei Capuleti e dei Montecchi: solo, avuto riguardo alla civiltà dei tempi, invece di sparger sangue, spendevano e spandevano denaro. In cambio di morti vi erano stati processi molti, lunghissimi ed intrigati…
È deciso, si deve andar via: basta una letterina gentile al proprietario dell’appartamento per indorargli la pillola e si è liberi. Si dà in un grande sospiro di sollievo per aver affermata la propria indipendenza e si enumerano la millesima volta le buone ragioni per cui si parte.
Nei momenti interessanti del dramma, quel palco offriva uno spettacolo degno di ammirazione: quelli che lo occupavano – undici persone – formavano un gruppo di fisonomie ansiose…
Vi era una volta una fanciulla – ohimè quante ve ne furono e quante ve ne sono! – una fanciulla che doveva pacificamente sposare un giovanotto. Costui era un bravo ragazzo, negoziante all’ingrosso di spirito e di zucchero; i suoi buoni amici dicevano che…
Sopra: una stanzetta quieta e silenziosa, dall’ambiente dolcemente caldo. Una lampada lascia piovere la sua luce eguale e tranquilla sovra le pagine d’un libro simpatico…
Sono belli i bambini napoletani e ridono, e fanno il chiasso come tutti gli altri bambini del mondo; ma non vogliono la sera stare quieti, se la giovane madre o la bionda sorellina, o la nonna dagli occhiali d’oro, o la zia che lavora di calza, non raccontano loro una storia; una bella e lunga storia che faccia spalancare i loro occhioni, sino a che il sonno non li faccia diventare piccoli piccoli.