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Tag: Charles Perrault

Un mercante avea fatto buoni negozi alla fiera: tutta la mercanzia venduta, e la borsa piena d'oro e d'argento. Volendo subito mettersi in cammino per arrivare prima di notte, chiuse il danaro nella valigia, si caricò questa dietro la sella e montò a cavallo.
Un mercante avea fatto buoni negozi alla fiera: tutta la mercanzia venduta, e la borsa piena d'oro e d'argento. Volendo subito mettersi in cammino per arrivare prima di notte, chiuse il danaro nella valigia, si caricò questa dietro la sella e montò a cavallo.
A tempo delle prime crociate, un re di non so che regno di Europa deliberò di andarsene in Palestina per far la guerra agli infedeli. Prima di avventurarsi al lungo viaggio, aggiustò così bene le cose del regno e ne affidò la reggenza a un così bravo ministro, che da questo lato stava tranquillo. Più d'ogni cosa, la famiglia lo teneva in pensiero.
C'era una volta un povero vecchio, che avea gli occhi appannati, duro l'orecchio e deboli le ginocchia. A tavola reggeva a mala pena il cucchiaio; versava il brodo sulla tovaglia, e qualche volta anche se lo facea colar dalla bocca.
C'erano una volta due figli di re, che se n'andarono in cerca di avventure e si dettero tanto allo stravizzo e alla pazzia, che non tornarono più alla casa paterna. I
C'era una volta una povera donna, che diè alla luce un figlio, al quale, poichè era venuto al mondo con la cuffia, fu predetto il giorno stesso della nascita che a quattordici anni avrebbe sposato la figlia d'un re.
C'era una volta un vecchio re che cadde ammalato. Sentendosi vicino a morte, chiamò il fedele Gianni, il più caro fra i suoi servi, così detto perchè tutta la vita era stato fedele al padrone. Venuto che fu, gli disse il re: — Sento, Gianni mio, che la fine non è lontana. Solo di mio figlio sto in pensiero... È giovane; non saprà sempre dirigersi; nè io morrò tranquillo, se tu non mi prometti di vegliar su lui, d'istruirlo, d'esser per lui un secondo padre.
Viaggiavano insieme un sarto e un fabbro ferraio. Una sera, mentre il sole tramontava dietro i monti, udirono di lontano il suono d'una musica che via via si faceva più chiaro.
Cera una volta un gentiluomo il quale in seconde nozze si pigliò una moglie che la più superba non s'era mai vista. Aveva costei due figlie che in tutto e per tutto la somigliavano. Dal canto suo, il marito aveva una ragazza, ma così dolce e buona che non si può dire: doveva queste qualità alla mamma, che era stata la più brava donna di questo mondo.