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La Persia è una parte di terra, di sì grande estensione, da non far meraviglia se i suoi re portano il superbo titolo di re dei re. Uno di quei sovrani regnava da molti anni con una felicità ed una tranquillità che lo rendevano il più soddisfatto di tutti i monarchi. Vi era una sola cosa per cui si chiamasse sventurato…
Il mio terzo fratello, chiamato Bakbac, era cieco; ed il suo avverso destino avendolo ridotto alla mendicità, andavasene di porta in porta, a chiedere l’elemosina…
Eravi una volta a Gasgar negli estremi della gran Tartaria un sarto, il quale aveva una moglie bellissima. Un giorno mentre lavorava, un piccolo gobbetto venne a sedersi sull’ingresso della sua bottega…
Commendatore de’ credenti, la dama trucidata era mia moglie, figlia di questo vecchio, il quale è mio zio paterno. Ho da lei avuto tre figliuoli maschi tuttora vivi, e deggio renderle questa giustizia…
A capo d’un anno di riposo mi preparai a fare un sesto viaggio, malgrado le preghiere dei miei parenti ed amici, che fecero quanto era in loro potere per trattenermi…
Io aveva risoluto, dopo il mio primo viaggio, di passare tranquillamente il resto de’ miei giorni a Bagdad: ma non istetti a lungo senza annoiarmi di una vita oziosa e fui preso di nuovo dal desiderio di navigare e negoziare…
Questa cerva che voi vedete, è mia cugina, ed anche moglie. Essa non aveva che dodici anni quando la sposai. Siamo vissuti insieme trent’anni, senza che abbia avuti figli. Il solo desiderio d’aver figli mi fece sposare una schiava, di cui ne ebbi uno che prometteva molto.
Eravi una volta un mercante il quale possedeva grandi ricchezze. Un giorno, che un affare importante lo chiamava molto lungi dal luogo ove soggiornava, salì a cavallo e partì con una valigia in cui vi aveva riposta una piccola provvisione di biscotto e di datteri.
È deciso, si deve andar via: basta una letterina gentile al proprietario dell’appartamento per indorargli la pillola e si è liberi. Si dà in un grande sospiro di sollievo per aver affermata la propria indipendenza e si enumerano la millesima volta le buone ragioni per cui si parte.