Sui campi di battaglia inglesi è un opuscolo scritto da Mario Borsa nel 1916, in cui l’autore racconta le sue impressioni e le sue esperienze come corrispondente di guerra per il “Secolo”, invitato dal governo inglese a visitare il fronte inglese in Francia e poi le fabbriche di munizioni, i cantieri e la flotta in Inghilterra ed in Scozia.

Borsa descrive con vivacità e realismo le scene di combattimento, le sofferenze dei soldati, le strategie militari, le condizioni di vita nelle trincee e nei villaggi devastati dal conflitto. Racconta anche, dal punto di vista inglese, la grande battaglia marittima delle Jutland.

L’opuscolo ha anche una valenza politica e culturale, in quanto Borsa esprime la sua simpatia e la sua ammirazione per l’Inghilterra, alleata dell’Italia nella guerra contro gli Imperi centrali, e ne esalta i valori di libertà, democrazia e civiltà. Borsa intende così avvicinare i due paesi e favorire una maggiore comprensione reciproca.

Sinossi a cura di Claudio Paganelli

Dall’incipit del libro:

Quartier Generale Inglese, luglio

Ricordo il channel di questa stagione, prima della guerra. I piroscafi partivano due volte al giorno da Dover e da Folkestone per Calais e per Boulogne. Portavano folle di passeggieri diretti alle coste della Normandia o della Brettagna, alle montagne della Svizzera, ai laghi d’Italia: gente di ogni età e di ogni condizione; gente in vacanza e contenta; ed alpenstock, e bastoni del golf, e racchette del cricket e piccoli Murray legati in rosso. Il piroscafo era tutto un brulichìo allegro, un vociferìo sommesso. Anche il channel aveva come un’aria di vacanza. Dopo un’ora cominciava a spuntare, a profilarsi, a biancheggiare, ad ingrandire l’altra sponda. France! ‒ ed i passeggieri lasciavano cadere dalle labbra questa parola con un sorriso pieno di gaia malizia. Perchè che altro significava per essi ‒ allora ‒ questa parola se non Parigi, i boulevards, il Printemps, Montmartre?…
Oggi il channel ha un’altra aria.

Scarica gratis: Sui campi di battaglia inglesi e in mezzo alla grande flotta di Mario Borsa.