(voce di SopraPensiero)

Pubblicato Storia degli Italiani (Tomo I) di Cesare Cantù.

Dall’incipit del libro:

Nella prima edizione del 1854 dicevamo che buon augurio sarebbe alla nostra Unione il cominciar dal nome d’Italia; e che il frastuono d’interessi tutt’altro che letterarj, e le assordanti attualità della politica, del teatro, dei giornali non impedirebbero gl’intelletti serj e la gioventù generosa dal fissare l’attenzione s’un libro, come questo del Cantù, che pel primo offriva compiuta la storia del nostro paese dai primordj dell’incivilimento fino ad oggi, scritta dalla penna stessa, sotto unico punto di vista, e colle più recenti guise tanto d’erudizione che di maniera di giudicare e disporre.
Proemiando a quella, noi esponevamo poche cose a nome dell’Autore; poche, giacchè il comprendere i motivi, l’intento, l’economia dell’opera doveva riuscire tanto meno difficile, quanto meno l’Autore ha costume di involgersi in timide formole.
Lo spazio che altri consuma in battaglie e guerre, egli l’ha serbato agl’incrementi della civiltà, alle particolarità caratteristiche, agli uomini insigni, allo sviluppo delle arti e delle lettere, che sono una delle forme più pronunziate, sotto cui l’indole d’un popolo si manifesta nel nascere, crescere, decadere.