Un romanzo rosa, ma del filone più trasgressivo, censurato da Mussolini in persona, e quindi praticamente sparito dalla circolazione. Questa edizione digitale mette a disposizione dei lettori e delle lettrici del XXI secolo una delle opere più controverse di Mura, scrittrice che negli anni Trenta pubblicò per le edizioni Sonzogno e sulle sue riviste libri, articoli, novelle, aforismi, con indubbio successo di pubblico.

Il romanzo, scritto in prima persona e al tempo presente dalla protagonista, tratta della passione tra una giovane vedova romana, Silvia, e un africano occidentalizzato, che vive e lavora in Italia, Sambadù Niôminkas; la prima parte si conclude con il matrimonio tra i due. Nella seconda parte, la vicenda prosegue con la nascita di un figlio, e si conclude con la rottura del matrimonio tra i due protagonisti, motivata da un lato dalla ossessionante possessività di lui, dall’altro da riflessioni sul destino del figlio, non abbastanza “nero” per trovare posto nella tribù paterna, e non abbastanza “bianco” per la madre e per la sua famiglia. La “trasgressione” di Silvia non riguarda solo la sua scandalosa passione per un uomo di colore: la donna si ribella infatti all’imposizione del marito di rinunciare alla vita brillante, che conduceva prima del matrimonio, e si separa da lui, mantenendo però la custodia del figlio, che alleverà come “madre single” (diremmo oggi), contrastando quindi anche le convenzioni sociali dell’epoca.

Il libro, pubblicato nel 1934 pochi mesi prima della guerra in Etiopia, capitò sulla scrivania di Mussolini, che reagì immediatamente ordinandone il sequestro di tutte le copie, diffidando l’autore delle illustrazioni (Marcello Dudovich) e sequestrando perfino un giornale che l’aveva recensito favorevolmente (“La Voce di Mantova”). Con questo episodio iniziò la centralizzazione della censura, in cui all’Ufficio Stampa del Capo del Governo spettava autorizzare la diffusione di ogni pubblicazione.

Un video della serie “I libri fantasma” è stato dedicato da Andrea Kerbaker a questa opera: https://youtu.be/tTigEh7K0W0

Articolo di Gabriella Dodero

Dall’incipit del libro:

— Aiuto!
Non ho potuto trattenere un urlo di invocazione. Poi, per qualche momento, non sono riuscita a ragionare. Prima ch’io trovi la forza e il tempo di chiudermi sulle spalle l’accappatoio che ho potuto afferrare con un miracolo di equilibrio, e mentre l’acqua della vasca trabocca ed allaga il pavimento, il mio vicino di camera, con una spallata, ha fatto cadere la porta di comunicazione, è salito senza esitare su uno sgabello, ed ha chiuso il rubinetto della conduttura.
Un silenzio immediato e meravigliato ci ha messi dinanzi, con gli occhi negli occhi: lui sgomento senza sapere il perché e tuttavia sorridente; io tutta tremante, con una gamba indolorita dall’urto contro il gruppo dei rubinetti del bagno, uno dei quali dev’essere ormai inservibile. Sono scivolata, non so perché, né come, proprio nel momento in cui con un piede ancora sospeso stavo per entrare nell’acqua.
Dal corridoio qualcuno bussa alla porta della camera. Poiché la mia sofferenza è così acuta da impedirmi qualsiasi gesto, faccio un cenno con gli occhi al grande uomo che mi guarda in silenzio, occupando tutto il vano della porta scardinata:
— La prego, io non posso muovermi!
E mi lascio cadere su una sedia contro la toilette, quasi svenuta, con i piedi nudi nell’acqua che si alza sul pavimento come un’alta marea, e sulla quale galleggiano le mie pantofoline di paglia giapponese: con tutte e due le mani premo l’accappatoio sulla gamba che mi fa male.

Scarica gratis: Sambadù amore negro di Mura (alias Maria Assunta Giulia Volpi Nannipieri).