Commedia del 1934 rappresentata con grande successo per oltre un decennio in vari teatri d’Europa e persino, nel 1947, a Buenos Aires. Recensita molto favorevolmente da Renato Simoni sul «Corriere della sera».

 

Ponendo solo apparentemente il contrasto del sentire tra due diverse generazioni, si incentra soprattutto sull’osservazione attenta, talvolta ironica ma sempre garbata delle emozioni e dei sentimenti dei vari personaggi. La petulante zitella zia Lucia, che conserva un sogno d’amore per uno sconosciuto del quale possiede casualmente un medaglione con dedica, ospita per la prosecuzione della luna di miele i suoi due nipoti che sono stati spinti dalla famiglia a un matrimonio, neppure consumato, che pare lasciarli indifferenti dal punto di vista sentimentale. L’anziano medico Andrea vorrebbe sposare Lucia ma viene respinto. Ma la commedia nel suo svolgimento supera il romanticismo del sogno d’amore e giunge alla solidità dell’emozione e del sentimento come sintesi tra la spregiudicatezza un po’ cinica della coppia giovane e l’irreale tenerezza di quella più anziana.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del libro:

Un salotto in una villa di campagna. Gran porta a veranda nel fondo, due porte laterali, tavola nel centro, finestra nel fondo a sinistra.
Andrea
(Medico condotto, cinquantenne, piuttosto calvo, d’aspetto rude, con grandi stivali. Quando si alza la tela è in attesa, le gambe accavallate, seduto su una poltrona. A un tratto si alza e raccoglie qualche cosa dal pavimento: lo esamina: è un medaglione con catena da portare al collo) To’! (Si sforza di leggere delle scritte).
Ninetta
(vecchia cameriera, passando in fretta vede l’atteggiamento del dottore e si ferma) Dottore, che cos’è?
Andrea
Non so, l’ho raccolto là.
Ninetta
Oh, è il medaglione della signorina. Me lo dia che glielo riporti.
Andrea
Che bisogno c’è? Posso darglielo anch’io. Ora verrà, no?

Scarica gratis: Questi ragazzi! di Gherardo Gherardi.