Madama Butterfly è un’opera in tre atti (sebbene in origine fossero due) di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, definita nello spartito e nel libretto “tragedia giapponese” e dedicata alla regina d’Italia Elena di Montenegro.
La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro alla Scala di Milano, il 17 febbraio 1904, della stagione di Carnevale e Quaresima. Puccini scelse il soggetto della sua sesta opera dopo aver assistito al Duke of York Theatre di Londra, nel giugno 1900, alla tragedia in un atto Madame Butterfly di David Belasco, a sua volta tratta da un racconto dell’americano John Luther Long dal titolo Madame Butterfly, apparso nel 1898.
Iniziata nel 1901, la composizione procedette con numerose interruzioni: l’orchestrazione venne avviata nel novembre del 1902 e portata a termine nel settembre dell’anno seguente e soltanto nel dicembre 1903 l’opera poté dirsi completa in ogni sua parte.
Per la realizzazione del dramma, Puccini si documentò senza sosta e minuziosamente sui vari elementi orientali che aveva ritenuto necessario inserirvi. Lo aiutarono particolarmente una nota attrice giapponese, Sada Yacco, e la moglie dell’ambasciatore nipponico con la quale parlò in Italia facendosi descrivere usi e costumi del popolo orientale. Da ricordare che pure Gaetano Pini-Corsi ricoprì un ruolo fondamentale in quanto diede vita a personaggi importanti per l’opera quali Goro. I costumi al debutto alla Scala di Milano furono disegnati da Giuseppe Palanti.
La sera del 17 febbraio 1904, nonostante l’attesa e la grande fiducia dei suoi artefici in Rosina Storchio, all’apice della sua carriera, Giovanni Zenatello e Giuseppe De Luca oltre che nella direzione di Cleofonte Campanini, grande talento che aveva preparato l’opera con molta cura, la Madama Butterfly cadde clamorosamente al Teatro alla Scala di Milano.
Il fiasco spinse autore e editore a ritirare immediatamente lo spartito, per sottoporre l’opera ad un’accurata revisione che, attraverso l’eliminazione di alcuni dettagli e la modifica di alcune scene e situazioni, la rese più agile e proporzionata. Puccini inserì anche una nuova aria per Pinkerton, «Addio, fiorito asil». Una delle più importanti modifiche è tuttavia puramente musicale e riguarda la linea vocale dell’aria del suicidio di Butterfly.
Nella nuova veste, Madama Butterfly, interpretata da Solomija Krušel’nyc’ka e Zenatello diretta da Campanini, venne accolta entusiasticamente al Teatro Grande di Brescia appena tre mesi dopo, il 28 maggio, e da quel giorno iniziò la sua seconda, fortunata esistenza. Al Teatro Regio di Torino, avviene la prima rappresentazione nella terza versione, il 2 gennaio 1906 con la Krušel’nyc’ka diretta da Arturo Toscanini. Nello stesso mese, per il San Carlo di Napoli, Puccini volle invece Maria Farneti, che chiamò anche nel 1908 al teatro Costanzi di Roma.
La partitura e gli effetti scenici vengono ulteriormente ritoccati da Puccini fino al 1907, prima per la rappresentazione dell’opera al Royal Opera House, Covent Garden di Londra il 10 luglio 1905, poi per quella del 1906 al Théâtre National de l’Opéra-Comique di Parigi. Al Metropolitan Opera House di New York la première è stata l’11 febbraio 1907 con Geraldine Farrar, Enrico Caruso, Louise Homer ed Antonio Scotti con la supervisione del compositore. Al Metropolitan fino al 2016 ha avuto 868 recite risultando la settima opera maggiormente eseguita.
Nel 1920 Puccini tornò nuovamente sulla partitura, ripristinando nel primo atto un assolo di Yakusidé, lo zio ubriacone della protagonista. È possibile che il cambiamento fosse anche mirato a combattere la prassi di tagliare un breve episodio in concertato, che nella versione del 1907 era rimasto l’unico brano a cui prendeva parte lo zio Yakusidé. Tagliandolo, i teatri evitavano di scritturare un cantante. L’editore Ricordi non pubblicò mai la nuova versione, col risultato che oggi l’arietta non viene eseguita e, soprattutto, il concertato continua ad essere quasi sempre tagliato.
Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Madama_Butterfly
Organico: 3 flauti (III. anche ottavino), 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti, clarinetto basso, 2 fagotti; 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, trombone basso; timpani, tamburo, triangolo, piatti, tam-tam, grancassa, campanelli a tastiera, tam-tam giapponesi (ad libitum); arpa; archi
Scarica gratis: Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Angelo Questa conduce l’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli in una esecuzione del 1958.