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I lasciti testamentari sono materia di interesse comune. Ad un certo punto della nostra vita, arriva il momento di dover pensare a cosa sarà di ciò che possediamo, come vogliamo che i nostri averi vengano distribuiti e cosa ne venga fatto una volta che non saremo più qui.
Affrontare la delicata questione dei lasciti testamentari è un percorso intriso di emozioni e responsabilità. In questo, le agenzie di pompe funebri ricoprono il fondamentale compito di aiutare le famiglie a comprendere le procedure corrette per rispettare la volontà del defunto e fornire un supporto tangibile ai suoi cari.
Non si tratta solamente di una questione materiale, ma anche di come vogliamo continuare ad essere ricordati da coloro che rimarranno su questa terra dopo il nostro passaggio. In che modo vogliamo lasciare un segno significativo del nostro passaggio. La legge italiana garantisce ai parenti stretti una percentuale minima di eredità, sulla quale la volontà del testatore non può influire. Questo serve per evitare discordie familiari, e malumori e spiacevoli inconvenienti, e in alcuni casi, delle vere e proprie ingiustizie.
La quota restante di eredità, non vincolata dalla legge può essere disposta a proprio piacimento dal testatore.
Come si gestiscono i lasciti testamentari
Esistono diverse forme di testamento: pubblico e olografo. Entrambi hanno lo stesso valore di fronte alla legge, e garantiscono quindi il pieno rispetto della volontà del testatore. Circostanze diverse possono però motivare la scelta dell’uno o dell’altro. Il testamento pubblico viene scritto per atto notarile, alla presenza di due testimoni che ne verificano l’autenticità. Il testatore dichiara al notaio come vuole che i propri beni vengano distribuiti in seguito alla sua morte, il notaio procede poi a scrivere su carta ciò che il testatore ha dichiarato e rilegge il testamento a voce alta in modo che tutti i presenti possano verificarne la correttezza. Infine, se tutto è stato fatto nel rispetto della volontà del testatore, si appongono le firme e l’atto viene conservato presso i registri notarili.
Il testamento olografo invece viene sempre scritto di proprio pugno dal testatore, possibilmente in duplice o triplice coppia. Una coppia del testamento olografo può essere affidata ad una persona di fiducia, che avrà poi il compito di presentarla, non appena necessario, per la pubblicazione. In mancanza di una persona di fiducia, è anche possibile consegnare il testamento olografo ad un notaio, che poi deporrà il documento presso il registro notarile in modo che venga poi aperto quando arriva il momento opportuno.
Il testatore ha la facoltà di modificare il proprio testamento in qualsiasi momento, e quello con la data più recente avrà valore su tutti quelli precedenti.