(voce di SopraPensiero)
Sono anni (circa 20) che partecipo a convegni sulla informatizzazione della Pubblica Amministrazione, ho assistito agli interventi di noti esperti che illustravano i vantaggi di un sistema unificato di accesso alle risorse on-line della Pubblica Amministrazione (in contrapposizione allo scenario attuale, nel quale i cittadini sono costretti a barcamenarsi fra decine e decine di account diversi). Ho guardato grafici in cui si illustrava il numero di vite umane salvate dalla auspicabile affermazione della cartella clinica digitale (standard e interoperabile, per favore). Mi è stato spiegato quanto diventerebbe più semplice la vita con la carta d’identità elettronica, che a vari lustri di distanza è ancora un “esperimento”.
Passano gli anni, o meglio i decenni, e non se ne viene a capo. Nei momenti di sconforto viene da pensare di essere governati da inetti. Ma sono testardo, e voglio credere che se mettiamo insieme un po’ di persone intelligenti, un qualche interlocutore politico volenteroso – e magari competente – riusciamo a trovarlo.
Questa volta però, vi prego di assecondarmi, non mi occuperei di grandi progetti. Non dobbiamo sponsorizzare la creazione di un sistema di accesso unificato per tutte le risorse della Pubblica Amministrazione, perché magari dà fastidio a qualche azienda appaltatrice e a qualche amministratore di sistema. Non dovremo nemmeno sostituire il certificato antimafia, che oggi è un pezzo di carta autocertificato perfettamente inutile (e falsificabile), con un database gratuito, non falsificabile e aggiornato in tempo reale. Perché potrebbe dare fastidio alle organizzazioni criminali. Non parliamo nemmeno delle cartelle cliniche digitali, sono affari milionari che le multinazionali presidiano con le lupare.
Voliamo bassi, bassissimi. Occupiamoci di una piccola, piccolissima cosa, che non dà fastidio a nessuno e non importa a nessuno. Cerchiamo di capire perché esiste la “visura camerale”. Ne produciamo milioni di esemplari ogni anno, in altri termini chiediamo a un sistema informatico di stampare delle informazioni digitali su un foglio di carta, che un essere umano deve andare a ritirare in un edificio (perdendo una giornata di lavoro), per poi portarlo in un altro edificio, dove verrà di nuovo digitalizzato. La versione secondo alcuni “smart” è che queste cose le fa (a pagamento, è ovvio e giusto) un altro al posto nostro, oppure addirittura che il foglio di carta me lo posso stampare da solo (attraverso una procedura costosa e cervellotica).
Che sia una prassi stupida e dannosa, credo, risulta chiaro a tutti. Allora, se ci riflettiamo su, magari scopriamo per quale motivo sopravvive. Non sto facendo una provocazione, non voglio sottintendere che ci sia da qualche parte incompetenza o arretratezza. Non voglio liquidare la questione con due battute, e non voglio sfogare la mia frustrazione. Voglio davvero indagare i motivi di un malfunzionamento così macroscopico. Può darsi che se riusciamo a scoprire perché la visura camerale sopravvive, prima o poi riusciremo a fare anche le altre belle cose rese possibili dalle ormai non più recenti innovazioni tecnologiche.
Dico sul serio, mi date una mano a capire?
Ricordo che qui sotto c’è lo spazio per i commenti. Grazie.