(voce di SopraPensiero)

Il terrorismo di matrice islamica è penetrato massicciamente nelle nostre vite quotidiane, negli ultimi tempi. Ce ne accorgiamo, in particolare, da come esso sia arrivato a far breccia nelle preoccupazioni dei più piccoli: i nostri figli, ancora bambini, ci chiedono spiegazioni a proposito dell’ISIS, senza neanche sapere se si tratti di una persona, di un gruppo, di uno Stato nazionale; ne parlano con i loro amichetti in classe, provando tra loro a dar risposte alle reciproche domande; ci colpiscono all’improvviso con quesiti filosofici che non ci aspetteremmo e che sembrano piovuti dal cielo: «Papà, esistono veramente delle religioni cattive?» Di fronte a ciò noi adulti abbiamo il dovere di tranquillizzarli a priori e a prescindere, senza farci prendere dalle nostre ansie incontrollabili e senza cedere al facile impulso di reagire con stereotipi come «Il mondo intero è diventato un posto troppo pericoloso»: il bambino, prima di qualunque analisi, ha bisogno di rassicurazione. Eppure noi adulti spesso ce ne dimentichiamo: perché? Perché non ne sappiamo abbastanza; o perché siamo pieni di notizie frammentarie e in gran parte incongruenti, e non sapremmo da dove cominciare; o ancora perché il nostro (malinteso) fairplay ci porta a non giudicare nessuno (finendo per rendere tutto uguale – la pace come la guerra – e tutto indistintamente e potenzialmente «a rischio»)…
Come uscire da questa impasse? si domandano i quattro autori di questo splendido volume, rispondendo ciascuno dal suo punto di vista privilegiato, da quello psicopedagogico a quello più marcatamente filosofico. La prima cosa da fare, senza meno, in quanto adulti […] è crescere: uscendo dall’ossessione di dover possedere (e ostentare), agli occhi dei bambini, tutte le certezze già a portata di mano; ricordando, e così ricordando loro, che il pregiudizio nasce proprio da certezze ammuffite dal tempo e dalla mancanza di confronto; e mostrando ai più piccoli che essere grandi non vuol dire «sapere», ma «saper ricercare e imparare». Più in generale, capire quello che sta succedendo presuppone un importante superamento: quello del complesso di superiorità che in quanto «culla della civiltà» noi europei continuiamo a coltivare. E che adesso rischia di schiacciarci: perché uno dei motivi fondamentali del successo del «Califfato» è la sua capacità di attrarre consenso tramite la narrazione di una prospettiva in grado di dare senso al mondo, quello stesso mondo che noi vediamo spesso come caotico, insensato e forse casuale. Parlare di ISIS ai bambini è un libro necessario: non solo per la chiarezza con cui riesce a parlare anche delle cose più complesse, ma anche per l’urgenza delle questioni trattate e per il taglio pratico che rende immediatamente applicabili e utilizzabili, a scuola come in famiglia, i tanti suggerimenti offerti. Ricco di cartine, immagini e tabelle riassuntive. Con un ottimo saggio introduttivo di Dario Ianes, che offre una panoramica delle principali e più recenti pubblicazioni sul tema dell’ISIS e dei rapporti odierni tra le culture del Medioriente e dell’Europa; e un travolgente dialogo conclusivo tra Edgar Morin e Riccardo Mazzeo.


Alberto Pellai, Edgar Morin, Riccardo Mazzeo, Marco Montanari, Parlare di ISIS ai bambini, ed. Erickson, 2016.

(«Mangialibri», 20 aprile 2016)

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.