(voce di SopraPensiero)
Grazie ai volontari del Progetto Griffo è online (disponibile per il download gratuito) l’ePub L’origine dell’uomo e la scelta in rapporto col sesso di Charles Darwin.
L’origine dell’uomo e la selezione sessuale (titolo originale The Descent of Man, and Selection in Relation to Sex) è il volume pubblicato da Charles Darwin nel 1871, elaborato in seguito alla formulazione della teoria della selezione naturale. A differenza del suo volume più noto, L’origine delle specie per mezzo della selezione naturale (On the Origin of Species by Means of Natural Selection), l’origine dell’uomo viene pubblicato a poca distanza dal suo completamento, pur essendo l’idea fondamentale proposta già da tempo presente nella mente del naturalista inglese.
Come egli stesso ricorda «Non appena mi convinsi, nel 1837 o ’38, che le specie erano mutabili, non potei fare a meno di credere che l’uomo dovesse essere regolato dalla stessa legge«, quindi l’origine dell’uomo è la naturale conseguenza della sua teoria sulla selezione naturale.
Sinossi tratta da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/L’origine_dell’uomo_e_la_selezione_sessuale
Attenzione: questa edizione è arricchita da figure e note. Traduzione a cura di Michele Lessona (vedi), Torino, Unione tipografico-editrice torinese, 1914.
Dall’incipit del libro:
Gioverà a far meglio comprendere l’indole del presente libro un breve ragguaglio intorno al modo nel quale esso fu scritto. – Io venni raccogliendo per molti anni appunti intorno all’origine o provenienza dell’uomo, senza avere affatto l’intenzione di scrivere su questo argomento, anzi piuttosto col proposito di non scrivere nulla, perché io credeva che non avrei fatto altro se non che afforzare i pregiudizi contro al mio modo di vedere. Mi sembrava sufficiente indicare nella prima edizione della mia Origine delle specie, che quel libro avrebbe sparso luce intorno all’origine dell’uomo ed alla sua storia, venendo così a dire che l’uomo vuol essere compreso insieme cogli altri esseri organici in ogni conclusione generale riguardo al modo del suo apparire su questa terra. Ora la cosa è ben diversa. Quando un naturalista come Carlo Vogt si è spinto a dire nel suo discorso quale Presidente dell’Istituto nazionale di Ginevra (1869): Personne, en Europe au moins, n’ose plus soutenir la creation indépendante et de toutes pièces des espèces, egli è ben chiaro che un gran numero per lo meno di naturalisti deve ammettere che le specie sono discendenti modificati di altre specie; e questo concetto piglia campo principalmente fra i giovani e crescenti naturalisti. Il maggior numero accetta l’azione della scelta naturale; sebbene alcuni asseriscano istantemente, con quanta ragione deciderà l’avvenire, che io ne ho grandemente esagerata l’importanza. Molti fra i più anziani e venerati maestri nelle scienze naturali, disavventuratamente, si oppongono ancora all’evoluzione in qualsiasi forma.