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Grazie ai volontari del Progetto Griffo è online (disponibile per il download gratuito) l’ePub: L’esclusa di Luigi Pirandello.
L’esclusa è il primo romanzo di Luigi Pirandello. Finito di scrivere nel 1893, col titolo originario Marta Ajala, fu pubblicato dapprima a puntate sul quotidiano La Tribuna di Roma, dal 29 giugno al 16 agosto 1901, col titolo definitivo. Fu ripubblicato in volume nel 1908, per gli editori Fratelli Treves con una lettera dedicata a Luigi Capuana, nella quale l’autore espresse come ogni volontà sia esclusa, anche quando i personaggi sembrano lasciati vivere nell’illusione di agire consapevolmente. Il testo definitivo, approvato dell’Autore, apparve nel 1927.
Lavorando sullo sfondo tipico della letteratura del Verismo, ricca di dinamiche sociali ben descritte nei loro pregiudizi e nelle loro sanzioni, ma già proiettato sulle tematiche pirandelliane della duplicità e dello sradicamento dei personaggi.
Pirandello racconta una vicenda paradossale: nel dramma esistenziale del contrasto tra sostanza e apparenza, delle contraddizioni della natura umana, all’arte spetta arbitrariamente armonizzare e razionalizzare la realtà. Ne emerge quel relativismo conoscitivo, ovvero l’impossibilità per ogni individuo di ricavare una visione oggettiva della realtà. La protagonista viene cacciata di casa dal marito: egli sospetta, ingiustamente, che la donna lo stia tradendo. L’uomo è fermamente certo che escludere la moglie adultera sia la cosa migliore, almeno in un primo momento. Poi, afflitto dai sensi di colpa, lui la farà ritornare. Ma, ecco la sorpresa: la donna, finalmente perdonata, ha consumato veramente il tradimento coniugale.
È quindi evidente che entrambi i personaggi sono certi di possedere la verità, Inoltre, il romanzo “gira” attorno ad un motto in latino: “NIHIL-MIHI-CONSCIO” (presente alla fine di quasi tutte le lettere dell’Alvignani), ispirato ad un’espressione presente nelle Epistole di Orazio che letteralmente significa: «Non mi rimprovero di nulla, non ho rimorso di nulla».
Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/L’esclusa
Dall’incipit del libro:
Antonio Pentàgora s’era già seduto a tavola tranquillamente per cenare, come se non fosse accaduto nulla.
Illuminato dalla lampada che pendeva dal soffitto basso, il suo volto tarmato pareva quasi una maschera sotto il bianco roseo della cotenna rasa, ridondante sulla nuca. Senza giacca, con la camicia floscia celeste, un po’ stinta, aperta sul petto irsuto, e le maniche rimboccate sulle braccia pelose, aspettava che lo servissero.
Gli sedeva a destra la sorella Sidora, pallida e aggrottata, con gli occhi acuti adirati e sfuggenti sotto il fazzoletto di seta nera che teneva sempre in capo. A sinistra, il figlio Niccolino, spiritato, con la testa orecchiuta da pipistrello sul collo stralungo, gli occhi tondi tondi e il naso ritto. Dirimpetto era apparecchiato il posto per l’altro figlio, Rocco, che rientrava in casa, quella sera, dopo la disgrazia.
Lo avevano aspettato finora, per la cena. Poiché tardava, s’erano messi a tavola. Stavano in silenzio tutt’e tre, nel tetro stanzone, dalle pareti basse, ingiallite, lungo le quali correvano due interminabili file di seggiole quasi tutte scompagne. Dal pavimento un po’ avvallato, di mattoni rosi, spirava un tanfo indefinibile, d’appassito.
Scarica gratis: L’esclusa di Luigi Pirandello.