(voce di SopraPensiero)

 

Grazie alla voce di Cristiana Melli pubblichiamo il libro parlato La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne.

La lettera scarlatta (The Scarlet Letter), pubblicato nel 1850, è un classico della letteratura statunitense scritto da Nathaniel Hawthorne. Ambientato nella Nuova Inghilterra puritana e retrograda del XVII secolo, il romanzo racconta la storia di Hester Prynne che, dopo aver commesso adulterio, ha una figlia di cui si rifiuta di rivelare il padre, lottando per crearsi una nuova vita di pentimento e dignità. Nell’insieme Hawthorne esplora i temi della grazia, della legalità e della colpa.

La prima edizione del romanzo, pubblicata il 16 marzo del 1850, vendette rapidamente le prime 2.500 copie; un mese dopo furono vendute altre 2.500 copie per una seconda edizione; fu un vero e proprio successo editoriale. Ancora oggi rimane uno dei libri più venduti in America.

Le ragioni del successo della Lettera Scarlatta sono moltissime. Gli Stati Uniti del tempo erano un paese giovane e risentivano ancora dell’egemonia culturale inglese. I libri pubblicati a quel tempo trattavano temi non molto originali (per lo più) ed erano libri, per così dire, “inglesi”. Invece la Lettera Scarlatta è un libro americano non solo nell’ambientazione, ma genuinamente americani sono anche il suo linguaggio, lo stile utilizzato, i temi ricorrenti, i personaggi. Non sarebbe possibile spostare la storia ed i personaggi a Londra senza snaturare profondamente il contesto puritano della vicenda. Inoltre, poco dopo la sua pubblicazione, l’opera divenne il centro di dibattiti e discussioni infinite: molti lettori, infatti, fraintesero il significato del libro, credendo che fosse solo un libro “scabroso” su un adulterio. Ma moltissimi lettori si innamorarono della storia.

Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/La_lettera_scarlatta

Dall’incipit del libro:

È un po’ strano che, sebbene restio a parlar troppo di me e dei casi miei nel canto del fuoco ed agli amici personali, un impulso autobiografico m’abbia spinto ben due volte in vita mia a rivolgermi al pubblico. La prima si dette tre o quattr’anni orsono, allorquando favorii ai miei lettori, imperdonabilmente e senza nessuna ragione al mondo che il lettore indulgente o l’importuno scrittore potessero immaginare, una descrizione del mio tenor di vita nella quiete profonda d’un Vecchio Presbiterio. Ed ora, poiché l’altra volta mi toccò l’immeritata ventura di trovare un paio d’ascoltatori, ecco che riagguanto il lettore per la giacca e discorro della mia triennale esperienza in una Dogana. L’esempio del famoso “P.P., Chierico di questa Parrocchia” non fu mai seguito più fedelmente. La verità par essere, comunque, che quando l’autore sparpaglia al vento i suoi fogli, non si rivolge ai tanti che getteranno il volume da parte, ovvero non lo raccatteranno mai, bensì ai pochi che potranno capirlo meglio dei suoi stessi compagni di scuola o di vita. Alcuni scrittori, anzi, si spingono assai più oltre, e s’abbandonano a certe confidenze di carattere così intimo, che sarebbe lecito indirizzarle soltanto ed esclusivamente all’unico cuore e intelletto capaci di perfetta simpatia; quasi che il libro stampato e gettato in libertà nel vasto mondo, fosse destinato a scoprire il segmento mancante nella natura dello scrittore e a completare il circolo della sua esistenza ponendolo in comunione con esso.

Traduzione di Marcella Bonsanti.
Si ringrazia la famiglia Bonsanti per averci concesso i diritti per la pubblicazione della traduzione.

Ascolta gratis l’audiolibro: La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne (è disponibile anche la versione ebook).