Titolo: Non è mai troppo tardi, di Rob Reiner, 2007
Titolo originale: The Bucket List
Con: Jack Nicholson, Morgan Freeman, Sean Hayes, Rob Morrow, Beverly Todd.
Carter (Freeman) ha passato 45 anni sotto al cofano delle auto. Avrebbe preferito la filosofia, ma era al primo anno di studi quando la sua vita prese una piega diversa. Edward (Nicholson)invece è miliardario. Non è mai riuscito a frenare l’impulso all’accumulo. Di buon carattere l’uno, nervoso l’altro, i loro occhi hanno sguardi molto diversi. Ce ne accorgiamo quando la sorte li mette accanto nella stessa stanza di ospedale. La differenza è che di quella casa di cura Edward è il proprietario. Confronto di caratteri, scene sul divertente. Ma il bello deve ancora venire. E poggerà su una base per nulla piacevole: i due dovranno morire presto, così dicono i referti medici. Sorte simile, soldi diversi. Tuttavia la fantasia viene aiutata dalla disponibilità praticamente illimitata delle tasche di Edward. E mentre Carter compila malinconicamente la lista delle «cose che vorresti fare» (un compito assegnatogli a scuola dal suo antico professore), il compagno di stanza ha un guizzo geniale. Andarsene via, prima che sia troppo tardi. E non è mai troppo tardi per un pazzesco viaggio liberatorio. Faranno coppia, Edward e Carter, provando in giro per il mondo le emozioni più incredibili, come due ragazzi senza freni. Già l’idea è divertente. Reiner, poi, ci mette del suo (è il regista di Harry ti presento Sally e di Alex & Emma), sfruttando a pieno l’arte di due giganti, due attori per i quali perfino l’Oscar sembra un premio inadeguato. E ne viene fuori una sostanza umana così vera e articolata da rendere secondario il problema della morte per malattia, che pure esiste, come si vede nel film, in forme non poco sgradevoli nella società attuale. Nella lista delle commedie »dolorose» questa ha un buon posto, per l’umorismo non di maniera e per la sostanza non del tutto convenzionale dei personaggi.