Mefistofele è un’opera in un prologo e cinque atti, poi ridotti a quattro e un epilogo, scritta e composta da Arrigo Boito ispirandosi al Faust di Goethe.

Fin dai primi anni Sessanta Boito progettava un Faust, come si ricava dalla corrispondenza con il fratello Camillo, ma solo dopo il 1866 iniziò la composizione vera e propria, riducendo a una singola opera, cui diede il titolo di Mefistofele, il progetto che ne in origine ne prevedeva due, corrispondenti alle due parti del testo di Goethe.

La prima rappresentazione avvenne a Milano, al Teatro alla Scala, il 5 marzo 1868, direttore lo stesso Boito, ma si risolse in un fiasco clamoroso, a causa forse, oltre che dell’eccessiva lunghezza dell’opera, del contenuto fortemente ideologico di alcuni episodi, poi soppressi. L’opera venne quindi ridotta e rielaborata dall’autore, che fra l’altro traspose per tenore la parte di Faust, originariamente per baritono; inoltre la figura di Margherita assunse un rilievo centrale, nel contesto del dramma salvifico di Faust. Fra i pezzi nuovi spicca il duetto del terzo atto Lontano, lontano, lontano, che originariamente era stato composto da Boito per l’opera Ero e Leandro, mai portata a termine, e il cui libretto fu poi messo in musica da Giovanni Bottesini (1879) e Luigi Mancinelli (1896).

La nuova versione del Mefistofele andò in scena con successo al Teatro Comunale di Bologna il 4 ottobre 1875, diretta da Emilio Usiglio, alla presenza del compositore. Fu soprattutto grazie al conte bolognese Agostino Salina che l’opera, nonostante le resistenze legate al fiasco meneghino, fu inserita nel programma del teatro felsineo. Le rappresentazioni bolognesi inaugurarono la stagione autunnale e al successo contribuirono le eccellenti interpretazioni di Romano Nannetti nel ruolo di Mefistofele e di Italo Campanini in quello di Faust. Il giovane soprano Erminia Borghi-Mamo sostenne i ruoli sia di Margherita sia di Elèna. Nel giro di pochi anni l’opera fu rappresentata in numerosi teatri italiani ed europei, e da allora, sia pure con alterne fortune, ha sempre conservato un posto nel repertorio.

Nelle varie rappresentazioni e versioni discografiche, sta alla scelta della produzione e della direzione se affidare o meno alla stessa interprete le parti di Margherita ed Elèna: Boito non ha dato indicazioni specifiche su questo. Anche le parti di Marta e Pantalis (contralto) e Wagner e Nereo (tenore) sono spesso interpretate dagli stessi artisti.

Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Mefistofele_(opera)

Scarica gratis: Mefistofele di Arrigo Boito. Tullio Serafin conduce l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia in una esecuzione del 1958.