(voce di SopraPensiero)

Nell’articolo del 29 novembre, oltre a dare notizia della messa all’asta, da parte di Christie’s Parigi, di tre blocchi di carte autografe del padre del Verismo (https://paginatre.it/allasta-gli-scartafacci-di-giovanni-verga/), avevamo auspicato l’intervento dei nostri “enti pubblici” per impedire che il prezioso patrimonio (contenente, oltre a due nuclei di lettere, la versione per cinematografo di Cavalleria Rusticana) finisse nelle mani di qualche collezionista privato o di una biblioteca estera. Ebbene, l’intervento c’è stato.

La magistratura italiana ha aperto un’inchiesta subito dopo l’intervento del ministero dei Beni culturali e del Nucleo dei Carabinieri di Roma per la tutela del patrimonio. Risulta infatti poco chiara la provenienza dei manoscritti, che potrebbero essere quelli affidati dall’erede dell’autore, Giovanni Verga Patriarca, alla famiglia Perroni. Nel 1978 i manoscritti vennero acquistati dalla Regione Sicilia, ma è ipotizzabile che, in quell’occasione, i Perroni non avessero consegnato proprio tutto.

In attesa di ulteriori sviluppi non ci resta che esprimere la nostra soddisfazione per la tempestività con cui le autorità italiane si sono mosse e augurarci di poter presto disporre delle carte del maggior autore verista presso le nostre strutture pubbliche.