(voce di SopraPensiero)

Apocalisse nucleare? Catastrofe climatica? Domande inquietanti, eppure di scarsa importanza: quello che rimane del mondo è completamente stravolto e per di più ostile – fra affamati rettili mutanti e un ambiente irriconoscibile e sfigurato – e non resta che cercare di sopravvivere. Cioè vivere, perché gli uomini non sanno fare una cosa senza l’altra, e anche nella situazione più disperata non si può rinunciare a scrivere (fossero anche soltanto delle lettere alla madre) o a fare teatro (mettendo in scena il dramma di Edipo)…
Giorgio Manacorda – eclettico autore che ha spaziato negli ultimi settant’anni (è nato nel 1941) dal romanzo al saggio, dalla poesia al teatro, dal lavoro di traduzione a quello editoriale – consegna qui il suo lavoro più originale e visionario, che tematizza un futuro distopico in cui non la fanno da padroni né il Potere né il Male, ma un inconscio inalienabile che si fa vivo e presente (verrebbe da dire “onnipresente”, nelle figure simboliche dei grossi rettili, del rapporto tra la madre e il figlio, tra questi e il padre…) anche quando si cerchi di sottacerlo o, addirittura, di misconoscerlo. Quando si ha a che fare con talenti di questa levatura è azzardato usare certi termini, e tuttavia non si può fare a meno di azzardare che questo sia probabilmente uno dei punti più alti dell’opera dello scrittore romano. Assolutamente consigliato.


G. Manacorda, Terrarium, ed. Voland, 2014.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.