(voce di SopraPensiero)

 

L’ossimoro del titolo prepara ad un’alternanza di visioni romantiche e di sferzante ironia sulla disillusione dei sogni, dove il sarcasmo più duro viene mitigato in una delicata patina di umorismo.
Appena ventiduenne Pirandello riesce a dare alle stampe questa sua prima opera, che segue il cammino dei suoi spostamenti (Girgenti, Palermo, Roma, Bonn) con la delusione che ne deriva; cammino dove già si intravede il futuro ricercatore e trasformatore di linguaggi muovere i primi passi verso orizzonti nuovi e inesplorati.
In Mal Giocondo troviamo molteplici modelli, avvertiamo l’influsso dei grandi poeti del passato, ma soprattutto è evidente il desiderio di un giovanissimo poeta di trovare una propria identità.

Sinossi a cura di Paolo Oliva

Dall’incipit del libro:

Peristi? In vano te da le pagine
sacre richiamo dunque, o purissimo
amore di tempi lontani,
vergin diva, tra gli uomini novi?
In vano, o vergin greca, la limpida
tua voce chiamo su le marmoree
fidiache labbra del tuo
simulacro, da secoli muta?
Mutaro i tempi. L’antico genio,
li antichi affetti già un fiero turbine
incalza da l’imo, e respinge
acre, fuor de la vita, ventando.
Al suo gagliardo soffio già crollano
le vecchie sedi (son chiese e reggie)
e tanta rovina recente
con vïolenta furia pervade
soverchiatrice onda di popolo,
che spezza e abbatte, che freme e s’agita
al fin di sua possa cosciente,
reclamante il suo dritto a la vita.

Scarica gratis: Mal giocondo di Luigi Pirandello.