“L’undicesimo giorno della falena” di Eva Forte è un romanzo carico di emozioni, di colori e di posti incantati e misteriosi, come Villa Borghese e Piazza Mincio; ambientata negli anni Novanta in un’assolata estate romana, l’opera gravita intorno a un gruppo di ragazzi adolescenti che devono affrontare un dramma molto più grande di loro: la coetanea Cecilia, che è anche la protagonista della storia e la voce narrante, viene coinvolta in un grave incidente in motorino e finisce in coma per undici giorni. Durante il suo viaggio nel silenzio gli amici le stanno vicino, e il lettore può anche conoscere le reazioni della ragazza, che avverte la loro presenza ma non può comunicare; nel corso della narrazione viene mostrato il loro stretto rapporto in alcuni flashbacks, e si ha modo di respirare quell’energia inesauribile e quell’incoscienza perdonabile degli adolescenti, che vivono come se ci fosse solo un eterno presente.
«Sento qualcosa sbattere sul vetro della finestra. È una falena. Oggi è il suo undicesimo giorno di vita. Nella stanza ora è tornato il silenzio».
Eva Forte presenta una storia commovente, che prende una svolta imprevista che colpisce forte allo stomaco; da quel momento le visioni e i sentimenti si fanno più intensi ma da un certo punto di vista anche più evanescenti, mentre si partecipa al tentativo della protagonista di risolvere un intricato mistero che coinvolge un suo nuovo amico, e in cui riemergono certe dolorose verità del passato. Nella vicenda, a questo punto, si intrecciano i destini di tutti i personaggi coinvolti, che dovranno necessariamente affrontare le loro perdite, la mancanza di chi amano e i sensi di colpa, oltre a trovare il coraggio di lasciare andare, di accettare l’inevitabile e di osservare la falena volare via.
La particolarità di questo romanzo risiede nella possibilità di leggere diversi spin-off dopo aver finito il libro; altre storie collegate alla narrazione principale verranno, infatti, pubblicate sui canali social della casa editrice e della scrittrice a partire dal mese di Aprile 2022 – «Un libro senza fine, un racconto che ci accompagna anche una volta finito di leggere. Quando ci affezioniamo ad un personaggio o ad un intero racconto, è difficile immaginarlo finito ed è proprio il poterlo continuare ad arricchire che rende “L’Undicesimo giorno della falena” una nuova scommessa editoriale».
SINOSSI DELL’OPERA. Ho diciassette anni. Quell’età in cui ti sembra di essere padrona del mondo. Ogni giornata è diversa, viva, piena di speranze per il futuro. Quell’età in cui ancora credi di poter cambiare le cose, di rendere tutto più bello grazie ai tuoi ideali. Così mi sento, come se il futuro fosse oggi, non domani. Sul mio diario scrivo solo i compiti e le date più importanti. Poi arriva l’imprevedibile ed è impossibile sapere cosa accadrà. Ora è un po’ così, va tutto veloce: i rumori, le persone che mi circondano senza che io possa capire cosa stiano facendo, il passato, la voglia di chiamare la mia amica, non la sento più vicino a me. Non sento più quel cuore che sembrava le stesse uscendo fuori dal petto. Ho solo sete. Tanta sete. Arriva il silenzio.
BIOGRAFIA DELL’AUTRICE. Eva Forte (Roma, 1976) è una sociologa e giornalista. Ha scritto per la carta stampata e per webzine online. Il suo primo romanzo, “DUE”, è un particolare incrocio di due vite con l’alternarsi dei punti di vista di lui e lei in un gioco che coinvolgerà tutti i sensi. Il secondo romanzo apre il filone dei gialli con “In Equilibrio”, un’avvincente storia che unirà la vita della città con le Alpi. Il terzo, “Dieci amanti in cucina”, è un romanzo giallo culinario, una particolare unione tra storia, omicidi e ricette.