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L’ombra della vallata: Terminata alla fine del 1902, rappresentata all’«Irish New Theatre Society» a Dublino nell’ottobre del 1903: poi data in varie città d’Inghilterra, d’America, a Praga; a Milano e a Firenze da Emma Gramatica. Ne fu tratto un libretto musicato da Arrigo Pedrollo dal titolo Veglia. Anche lo spunto di questa commedia venne cavato da un pittoresco racconto che fu narrato a Synge da un contadino delle Isole Aran.
Le nozze dello zingaro calderaio fu la prima commedia concepita dal Synge e apparsa dopo il tumultuoso trionfo del Furfantello. Nonostante la forza colorita del suo linguaggio e la potente scena finale rimase però sempre una delle meno popolari dell’intero repertorio singiano anche a cagione dell’aria di scherno con cui l’autore si compiace di presentarci la figura di un povero prete di campagna beone ed interessoso, il che poco andò a genio allo spirito devoto dei suoi conterranei.
Fu rappresentata in Londra nel 1909 e più tardi in America, sempre con dubbio successo.
Carlo Linati (dall’Introduzione a L’ombra della vallata e Le nozze dello zingaro calderaio)
Dall’incipit de L’ombra della vallata:
L’interno della cucina del cottage; a destra un focolare con della torba accesa; presso quello un letto contro il muro, su cui sta disteso un corpo ricoperto da un lenzuolo. All’altro lato della stanza un uscio e una bassa tavola con sgabelli e scranne in legno. Sulla tavola due bicchieri e una bottiglia di whisky per la veglia, due tazze, un bricco per il tè e una focaccia. Presso il letto un altro piccolo uscio.
Nora Burke sfaccenda per la stanza, assestando le poche cose, accendendo le candele sulla tavola, gittando tratto tratto un’occhiata inquieta al letto. Poi toglie dal cassetto della tavola una calza ripiena di monete e se la mette in saccoccia. Quindi va ad aprire la porta.
VAGABONDO (dalla soglia)
Buonasera a voi, padrona.
NORA
Bonasera, forastiero… Brutta nottaccia, Dio vi aiuti, da star fuori con questa pioggia a dirotto.
VAGABONDO
Brutta davvero. Sono in cammino per Brittas e dal mercato di Anghrim.
NORA
E ci andate a piedi, forastiero?
VAGABONDO
Proprio co’ miei piedi, padrona. Passando ho veduto lume quaggiù ed ho pensato che forse ci avreste avuto un sorso di latte fresco e un cantuccio pulito e tranquillo da riposare… (Guarda dentro al di sopra delle spalle di lei e scorge il morto) Dio, abbi pietà di noi!
NORA
Non ci fate caso, forastiero; entrate, riparatevi dalla pioggia.
Scarica gratis: L’ombra della vallata e Le nozze dello zingaro calderaio di John Millington Synge.