Emerge come il fascismo si sia caratterizzato, nella sua concreta realizzazione storica, come un movimento autoritario, nazionalista e antidemocratico. Nel 1931 Mussolini esplicitò il proprio rifiuto della democrazia, definendo la disuguaglianza come «feconda e benefica» e in Dottrina del Fascismo scrisse che «regimi democratici possono essere definiti quelli nei quali, di tanto in tanto, si dà al popolo l’illusione di essere sovrano, mentre la vera effettiva sovranità sta in altre forze talora irresponsabili e segrete».

Da ultimo, è importante sottolineare come il fascismo fu sempre considerato dai suoi aderenti un movimento rivoluzionario, trasgressivo e ribelle (emblematico in tal senso il motto «me ne frego») in radicale contrasto col liberalismo dell’Italia pre-fascista. Pur avendo all’inizio tutelato gli interessi della borghesia industriale, Mussolini respinse ogni ipotesi di collusione con essa.

Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Benito_Mussolini

Dall’incipit del libro:

Il ringraziamento che mi avete portato, io avrei preferito che fosse rinviato. Io desidero scarsamente di essere ringraziato; in ogni modo ad opera compiuta, perché allora le coscienze sono tranquille. Indubbiamente non si può fare per la vostra regione in un anno quello che non si è fatto in mezzo secolo. Non andiamo ora a stabilire le responsabilità degli uomini del passato. Non si tratta di giudicare il passato, che è morto; si tratta piuttosto di spianare la strada all’avvenire, che è nostro.
Il Governo fascista, promulgando delle leggi in vostro favore, non compie nessuna azione miracolosa o speciale: compie semplicemente il suo dovere. Se i tempi non fossero così ardui, se le casse dell’Erario non fossero esauste per motivi che voi conoscete, il dovere del Governo sarebbe stato compiuto in proporzioni ancora maggiori. Quello che il Governo ha fatto deve essere pertanto considerato come una specie di forte anticipazione. Bisogna mettere le regioni dimenticate al passo con tutte le altre regioni d’Italia.
Tutto ciò non può essere soltanto opera del Governo; deve essere anche opera dei cittadini, delle vostre amministrazioni, dei vostri rappresentanti, dei vostri Fasci, dei vostri gruppi economici e politici. Deve essere insomma frutto della collaborazione viva e continua fra quello che i buoni e virtuosi cittadini fanno in provincia.
Se io vi dico che le regioni del Mezzogiorno d’Italia mi stanno particolarmente a cuore, vi dico una cosa che è profondamente vera e sentita. L’Italia ha superato la fase dei luoghi comuni. Tutto ciò che poteva spiritualmente dividere l’Italia è scomparso. Spiritualmente, io affermo che non esiste più un nord ed un sud: esistono soltanto degli italiani devoti alla patria.

Scarica gratis: Lo stato fascista di Benito Mussolini.