Mademoiselle Thérèse Jacques è una donna che ama la sua libertà, tanto dagli uomini quanto dalle convenzioni sociali, che per poterla preservare si attiene scrupolosamente alla disciplina che si è imposta: dipingere per passione e ricamare per lavoro e che fronteggia le chiacchiere della gente con la serietà dei comportamenti. Laurent de Fauvel, poco più che ventenne e con qualche anno meno di lei, è preda di una creatività imprevedibile che si rassegna ad assecondare, convinto che si tratti di un purosangue che può essere al più cavalcato, mai domato; e ciò lo porta regolarmente a ritrovarsi schiavo del gioco e della lussuria, che lo lasciano sovente disperato e senza un soldo. Nasce fra loro due un sentimento asimmetrico: lei cerca di salvarlo da se stesso con qualcosa che assomigli il più possibile all’amore sensuale; lui si barcamena fra una devozione fuori misura e reazioni violente dettate dalla gelosia e da un’insoddisfazione fuori controllo. Fino a quando arriva Richard Palmer, ricco americano che Thérèse conosce da quand’era piccola e che ora si affaccia alla vita della sua vecchia amica e al suo rapporto altalenante con Laurent…
Basato sulla propria storia d’amore burrascosa e infelice con Alfred de Musset (di cui nel testo ricorrono gli echi, puntualmente annotati dalla curatrice), sarebbe riduttivo trattare questo romanzo di George Sand (più volte portato al cinema e al teatro) come una storia di ménage a trois travagliata ma a lieto fine. L’attenzione dell’autrice prende spunto dagli eventi e dai rapporti per concentrarsi sulla profondità dei personaggi, il cui ritratto emerge vivido e incandescente dalle pagine: per mostrare che, in sostanza, i problemi che hanno le coppie (indipendentemente dall’influenza di terzi, spesso riducibili a meri pretesti) dipendono dall’incapacità dei singoli di gestire le proprie ambizioni e reazioni. Pretendono di sapere cosa sia bene per gli altri, ignorando quasi sempre cosa sia bene perfino per se stessi. Così Thérèse si spinge nella sua missione salvifica fino ai bordi dell’autodistruzione; Laurent si concede le più violente e volgari delle intemperanze perché incapace di darsi una regolata (e sempre pronto all’autoassoluzione); Palmer è così rapito dai suoi ideali astratti di amore e di fedeltà da non riuscire a capire ciò che gli passa concretamente sotto gli occhi. Sullo sfondo di un’atmosfera gotica (con tanto di infante strappato alla madre e dichiarato morto), la relazione inquietante e ai confini del morboso di lei che tratta lui come il suo amante e al contempo come il suo bambino; lui che vede in lei “un amico”, ma anche la donna dissoluta da cui si è lasciato irretire per eccesso d’ingenuità. Un romanzo avviluppante sull’abiezione nella quale le persone sono in grado di precipitare se stesse e quelle che hanno intorno a causa non del destino avverso, come vorrebbero far credere, ma di una immaturità cui voluttuosamente si abbandonano. E su un’epoca fin troppo pronta a perdonare agli uomini qualunque sregolatezza, ma che si aspetta dalle donne niente di più che la conformità ai costumi, avara nel concedere loro autonomia e presenza sociale. Interessante e perfino utile, alla stregua di un manuale sulle relazioni sentimentali, per la precisione e la raffinatezza delle analisi. Purtroppo, di grande attualità.


George Sand, Lei e lui, ed. Iacobelli, Roma 2020, collana Graffiti Classici. A cura di Annalisa Comes.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.