(voce di SopraPensiero)

Pubblicate Le opere, Volume I e Volume II, di Galileo Galilei.

Dall’incipit del libro del primo volume:

Le scritture scolastiche, che, coll’appellativo di «Iuvenilia», noi diamo qui, seguendo l’ordine cronologico propostoci, per la prima volta alla luce, può dirsi rimanessero fino ai nostri giorni quasi del tutto ignorate; che Domenico Berti vi accennò soltanto per lamentare che fossero state omesse dagli editori dell’opere di Galileo, e ad un breve saggio si ridusse quello che, or non ha molto, ne venne portato a conoscenza degli studiosi.
Dalla famosa dispersione dei manoscritti raccolti già da Vincenzio Viviani, si salvarono queste scritture unite allora in un medesimo codice con alcuni elementi di dialettica, da Galileo stesso copiati nella sua adolescenza: ne vennero separate nel riordinamento eseguito da Vincenzio Antinori per commissione del granduca Leopoldo II; ed oggidì tra i Manoscritti Galileiani della Biblioteca Nazionale di Firenze costituiscono il Tomo I della Parte III, la quale, insieme con la IV, comprende tutti i lavori astronomici del nostro Filosofo. Il Codice è indicato contenere: «L’esame dell’opera d’Aristotele «De Caelo» fatto da Galileo circa l’anno 1590»; ma vedremo fra poco come l’età di queste scritture e l’indole loro possano essere determinate con maggiore esattezza. Esse risultano di due frammenti distinti anche materialmente, poichè occupano due fascicoli messi insieme soltanto da chi ordinò l’attuale rilegatura del Codice.