Azione teatrale scritta in Vienna l’anno 1735 d’ordine dell’imperator Carlo VI, e rappresentata la prima volta con musica del Caldara negl’interni privati appartamenti dell’imperial Favorita dalle reali arciduchesse Maria Teresa (poi imperatrice regina) e Marianna di lei sorella e da una dama della cesarea corte, per festeggiare il dì 28 agosto, giorno di nascita dell’imperatrice Elisabetta.

Dall’incipit del libro:

EUFR.
Non sperate placarmi. È questa volta
Troppo giusto il mio sdegno; e voi, germane.
Secondarlo dovete. Altre compagne
Venere si procuri; e men superba
Forse sarà senza le Grazie intorno.
Esca, s’appressa il giorno, esca, se vuole,
Dalla celeste oriental dimora;
Ma vada sola a prevenir l’aurora.
Vedrem, vedrem se poi
La mattutina sua tremula stella
Senza di noi scintillerà sì bella.
AGL.
Deh non turbiam gli usati
Ordini delle sfere.
TAL.
Il nostro sdegno
Troppo ritarda il dì.

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