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All’inizio degli anni ’20 dello scorso secolo, prese campo tra gli editori, con il consenso e lo stimolo degli eredi di Salgari, l’idea di trarre da appunti e abbozzi di trame lasciate dal grande autore, nuovi romanzi che sarebbero stati scritti da “ghost writers”.
Bemporad diede quindi alle stampe nel 1921 Le avventure di Simon Wander che, grazie alla penna instancabile di Renzo Chiosso, fu cronologicamente il primo della lunga serie di apocrifi salgariani che tanto contribuirono a ritardare e a intorbidare gli studi seri sull’opera salgariana. E questo grazie anche alle false autobiografie, sempre ad opera di Chiosso, che intorbidarono parecchio le acque intorno alla reale biografia di Salgari.
Simon Wander è un marinaio olandese che salpa da Genova a bordo di una goletta dedita, lui inconsapevole, al traffico di schiavi. Al naufragio della goletta iniziano mirabolanti ma prolisse e ripetitive avventure ambientate in Papuasia e tese soprattutto a sfuggire all’odio selvaggio per i “bianchi” degli aborigeni. Simon riesce alfine a sfuggire alla morte certa portando con sé la bella americana miss Cecil, da due anni prigioniera dei papuasi, coronando la sua avventura col matrimonio.
Chiosso deriva moltissimo, come ovvio, da Salgari, fino a immaginare foreste di Tek, legno “tipico” dei pirati della Malesia, anche in Guinea. Simpatico, e indice di studio e informazione, l’incontro di Simon con un ornitorinco. Il testo è del 1921 e il primo articolo scientifico in Europa sull’ornitorinco è del 1939. Poi però fa combattere un gigantesco pitone con un “mias rombi” (il nome che gli abitanti di Sumatra e del Borneo danno a una delle tre specie di Orang-outan) che in Guinea certamente non si trova.
Insomma, un po’ di confusione botanico-zoologica per un romanzo “salgariano” molto modesto ma che oggi rappresenta una curiosità bibliografica di sicuro interesse.
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del libro:
— Buona sera!…
— Grazie!… Pare che io sia un tipo molto interessante….
— Potrebbe anche darsi….
— Davvero? Ma, badate che io potrei anche essere di cattivo umore….
— Ciò sarebbe un vero peccato!
— Sì!… e vi assicuro che le cose s’imbroglierebbero.
— Siete sempre così alla sera?
— Anche di giorno, se non vi dispiace. E vi consiglio di girare subito al largo, se non volete che vi insegni con modi energici come qualmente uno non sempre sia disposto a lasciarsi guardare, fissare, scrutare con l’insistenza vostra e come voi state facendo da più di dieci minuti.
— Siete più suscettibile di una signorina onesta e mi piacete anche per questo.
Scarica gratis: Le avventure di Simon Wander di Renzo Chiosso.