Domani ricorre il ventennale della morte di uno dei più grandi piloti della storia della Formula 1, ossia Ayrton Senna. Gli appassionati di questo sport ricorderanno sicuramente questo fantastico pilota brasiliano, capace di guidare come nessun altro la sua monoposto e di portarla al massimo delle prestazioni anche in condizioni ambientali a dir poco impraticabili.
Per coloro che non lo sapessero è stato forse il pilota migliore della storia su bagnato: riusciva ad infilare uno dietro l’altro incredibili sorpassi anche quando la pista era bagnata e praticamente impraticabile.
A quei tempi le notizie sulle scommesse, che attualmente si trovano su siti come questo, parlavano solo ed esclusivamente della rivalità tra i due piloti, compagni di squadra negli anni in cui correvano per la McLaren: una sfida senza fine, nella quale i due non si risparmiarono neanche qualche colpo basso, riservando ai propri tifosi sempre grandissime emozioni.
20 anni fa, ad Imola, si verificò un fine settimana nefasto: nelle prove aveva già perso la vita Ratzenberger, la gara della domenica sarà fatale per Ayrton. Alla curva del Tamburello Ayrton esce di pista e non riesce a frenare la vettura, andandosi a schiantare nel muro. L’impatto fu letale e, probabilmente, il pilota perse la vita immediatamente, ancor prima di giungere in ospedale.
Dopo vent’anni restano le polemiche su quanto sarebbe stato possibile fare per evitare la tragedia, ma resta soprattutto il mito di un grade campione: 41 vittorie, 65 pole position, 19 giri veloci, 7 Hat Trick.
A lui è stata dedicata una scultura, collocata nei pressi della curva sulla quale ha perso la vita, una canzone scritta da Lucio Dalla e un film, intitolato Senna.