The new Magdalen venne pubblicato a puntate tra ottobre del 1872 e luglio 1873 su “Temple Bar”, in patria, e nello stesso periodo, ma terminando a giugno 1873, su “Harper’s New Monthly Magazine” negli Stati Uniti. Il romanzo risultò più lungo di quanto fosse stato programmato inizialmente da autore ed editori. A giugno del 1873 venne già pubblicato in unico volume a Toronto da Hunter, Rose & Co. Nel marzo della stesso anno Collins aveva iniziato a lavorare sulla versione teatrale del romanzo e la prima rappresentazione si ebbe il 9 maggio dello stesso anno. George Bentley stampò il romanzo, questa volta in due volumi, nel maggio 1873 e l’opera porta la dedica a Charles Allston Collins, il fratello dell’autore, morto il mese prima. Il 19 maggio venne rappresentata la versione teatrale al Olympic Theatre di Londra con interpreti Ada Cavendish e Frank Archer nei ruoli di protagonisti. A giugno il romanzo venne pubblicato anche a New York da Harper & Brothers. A novembre venne rappresentato in teatro anche a New York al Broadway Theatre con Carlotta Leclercq come protagonista. In Italia i Fratelli Treves pubblicarono in due volumi la traduzione – anonima – del romanzo e da questa edizione è tratto questo e-book. La traduzione è integrale e fedele all’originale. Leggibile e apprezzabile anche per il lettore moderno.

Collins spesso affrontò argomenti che potremmo definire “delicati” come quello dell’illegittimità (No Name), dell’adulterio (Basil), delle contraffazioni e frodi (The Woman in White, Armadale) e della prostituzione (The New Magdalen, The Fallen Leaves); con questi tematiche intendeva soprattutto colpire gli atteggiamenti borghesi e il loro ipocrita perbenismo.

Il romanzo si apre con uno scenario di guerra. All’inizio del gennaio del 1871 la Prussia bombardò Parigi e il fatto impressionò particolarmente Collins che decise quindi, quando l’anno successivo scrisse The New Magdalen, di collocare l’azione in Francia in una zona colpita dall’attacco prussiano. In questa situazione si trovano due inglesi: una giovane donna, Grace Rosebarry, che ha per destinazione l’Inghilterra, poiché alla morte del padre è rimasta sola e senza mezzi, e vorrebbe raggiungere una parente sconosciuta per la quale ha una lettera di presentazione; l’altra, Mercy Merrick, è un’infermiera che lavora con la Croce Rossa francese, con un passato di prostituzione alle spalle. Quando Mercy narra a Grace le proprie amare vicissitudini di vita provoca in quest’ultima ripulsa e disgusto. In un’esplosione che precede di poco l’irruzione prussiana, Grace viene colpita, apparentemente in maniera mortale.

A questo punto Collins affronta in maniera originale anche la tematica della sostituzione di persona. Di questo tema ho parlato qualche tempo fa presentando il romanzo di Henry de Vere Stacpoole L’uomo che smarrì se stesso. In questo caso però, la persona creduta morta e della quale la protagonista Mercy decide di prendere il posto, non era davvero morta e questo crea un insolito gioco delle parti nel quale la “defraudata” del proprio posto risulta acida e odiosa mentre la donna “perduta” che tenta questa strada fraudolenta per cambiare indirizzo alla propria vita diventa invece l’eroina del romanzo, sotto la guida – e l’amore – di un predicatore che viene ovviamente tacciato di socialismo dai gretti e insensibili nobili.

Benché le successive versioni teatrali (almeno quattro) abbiano visto parecchi cambiamenti, il nucleo narrativo centrale resta invariato: Mercy Merrick decide di assumere l’identità di Grace Rosebarry e sotto la falsa identità di Grace, Mercy diventa la “figlia adottiva” di lady Janet Roy – la lontana e sconosciuta parente di Grace – e la fidanzata di Horace Holmcroft, giornalista che aveva contribuito a favorire la fuga di Mercy verso l’Inghilterra e che è di nobili natali.

Non c’è dubbio che il romanzo sia avvincente e che tenga con il fiato sospeso fino all’epilogo, ma è altrettanto indubbio che l’obiettivo di Collins era anche “didattico” cioè teso a rendere il pubblico più consapevole su certe tematiche, come aveva già fatto, ad esempio con Man and Wife con il quale intendeva denunciare la scandalosa condizione delle leggi matrimoniali inglesi. Con The New Magdalen abbraccia la causa del socialismo cristiano – avvalendosi della figura del predicatore Julian Gray, nipote di Janet Roy – sottolineando la grande umanità e onestà delle “donne cadute”. Mercy viene infatti indotta da quest’ultimo a confessare il proprio inganno.

Con lo stesso spirito Collins affronterà anni dopo il problema della vivisezione in Heart and Science. Tutto questo gli garantiva grande successo di pubblico ma spesso perplessità e ostilità da parte della critica che percepiva l’“immoralità” della sua opera. Come era stato anche per No Name, The New Magdalen suggerisce che una femminilità rispettabile e sensibile è qualità che può essere posseduta da alcune donne in modo innato o acquisita attraverso un percorso impervio e doloroso. Mercy Merrick, la protagonista, si è realmente emancipata dal suo passato e dalle sue “macchie morali” attraverso una confessione difficile e che avrebbe potuto essere evitata, dato lo sviluppo delle circostanze che facevano scivolare Grace, della quale aveva preso il posto, sul versante di una imprevedibile non credibilità; ma la sua ritrovata virtù non le consente di sfuggire all’implacabile giudizio della società, che ha mille modi per manifestarsi; in quanto prostituta “riformata” Collins le concede un destino alternativo – grazie all’amore di Julian –, rispetto a quello prevalentemente tragico riservato dalla letteratura alle sue sorelle tradizionali. Nei romanzi e racconti dell’epoca la prostituta era spesso destinata alla morte, per rafforzare il messaggio culturale che la “caduta” garantisce l’espulsione. I codici patriarcali ammettevano che la prostituta agisse all’interno della sfera economica, maschile ovviamente, ma contemporaneamente le considerava elemento di disordine.

Il “disordine” femminile potenzialmente implica poi una capacità di offesa più grave e la retorica del periodo imponeva quindi che la prostituzione fosse l’esempio estremo della donna “disordinata”.

Come Elizabeth Gaskell fece prima di lui nel romanzo Mary Barton, anche Collins rappresenta il Canada come una specie di terra promessa dove eroe e eroina possono costruire nei suoi ampi spazi una società inglese migliore di quella che si lasciano alle spalle; magari sfuggendo questa volta alla degenerazione urbana che Collins denuncia in maniera particolarmente vigorosa, ad esempio al momento dell’incontro di Mercy con una bimba orfana:

«Quella bimba non era bella; nessuna aureola romanzesca illuminava l’orrore volgare della sua storia. Entrò timorosa nella stanza, guardando stupidamente tutta la magnificenza che la circondava, la figlia delle strade di Londra! la creatura prediletta delle leggi di economia politica! il prodotto selvaggio e terribile di un sistema di governo tarlato di civiltà imputridita fino alle viscere!»

La paranoia urbana della fine del XIX secolo che percepiva minacce, spesso immaginarie, per il corpo sociale e per la sana vita domestica è ben raffigurata tramite la figura di Mercy Merrick; quale rappresentante del disordinato regno femminile, attraverso il quale si dipana il filo che collega lo spazio cittadino e la crescente popolazione sempre più diversificata, incarna la paura dell’ambiguità, del contagio, della degenerazione morale. Per questo la ex prostituta che viene ad occupare uno spazio domestico risulta inquietante, e Collins con grande abilità narrativa alimenta questa inquietudine anche per mezzo dell’ansia per l’identità messa in dubbio. Tutto questo rende il personaggio di Mercy Merrick figura estremamente significativa nell’ambito del discorso vittoriano sulla prostituzione.

Queste leggi di “economia politica” – alle quali Collins accenna nel brano sopra riportato –strettamente connesse con le emergenti nozioni di darwinismo sociale e dell’individualismo competitivo, che vorrebbero spiegare le differenze di classe in termini di degenerazione dei poveri delle città, vengono ulteriormente esplorate qualche anno dopo in The Fallen Leaves – che ebbe senza dubbio minor successo – dove le vicende della giovane prostituta “Simple Sally” sono viste come la conseguenza della casualità dell’esclusione sociale, casualità che è come una sorta di lotteria della vita dove chi ha tirato a salve resta senza amici, solo, ferito e perduto. La degenerazione, sia per Mercy che per Sally, non è fatto intrinseco ma connesso a un evolversi casuale di episodi di vita.

La conseguenza del maggior successo di pubblico negli Stati Uniti rispetto all’Inghilterra fu la produzione di ben quattro versioni cinematografiche tra il 1910 e il 1914. Fu il contrario invece per la versione teatrale che in Inghilterra riscosse maggior seguito di pubblico; tuttavia Oscar Wilde parla di una straordinaria interpretazione di Clara Morris, nei panni di Mercy Merrick, alla quale assistette in America nel 1882. Il cinema muto delle prime due decadi del ventesimo secolo invece era particolarmente ben disposto, grazie al dibattito sul ruolo sociale delle donne generato dai movimenti femminili di inizio secolo. The New Magdalen si presenta quindi come il ritratto di una vittima femminile che lotta contro un’ingiusta esclusione sociale e contemporaneamente contro i suoi stessi istinti egoistici.

Tra i detrattori di questo romanzo è giusto ricordare Algernon Swinburne, il quale tanto aveva apprezzato i precedenti romanzi di Collins (No Name, Man and Wife, The Woman in White, The Moonstone) quanto disprezzò invece The New Magdalen (e il successivo The fallen Leaves) definito “sciocco falso e debole nella sua intelligenza sentimentale”. Thomas Eliot, nel suo saggio Wilkie Collins and Dickens, ne sottolineò invece l’importanza.

Tra i vari aspetti e chiavi di lettura mi pare che possa rintracciarsi la consueta vena ironica dell’autore: l’esempio di questo aspetto lo ritroviamo, secondo me, fin dai nomi delle due donne che si “contendono” una sola identità: Mercy e Grace (Misericordia e Grazia); l’ex prostituta appare sia misericordiosa che aggraziata, mentre la nobile di nascita manca di entrambe le qualità. Questo sottile gioco si perde nella traduzione che opta per rinominare le due – in conformità a una moda tutta italiana che è ben precedente alle manie autarchiche del fascismo – “Maria” e “Graziella”.

Proprio quest’anno il romanzo è stato editorialmente riproposto, in italiano, con un interessante apparato critico a cura di Serena Venditto.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del libro:

Era una notte oscura. La pioggia cadeva a torrenti.
Verso sera, un drappello di Francesi e un drappello di Tedeschi si erano incontrati per caso, ed avevano avuto una scaramuccia presso il piccolo villaggio di Lagrange, vicino alla frontiera tedesca. Nella lotta, i Francesi, quella volta, ebbero la meglio: il nemico invasore, almeno allora, dovette retrocedere e ripassare la frontiera. Fu un combattimento di poca importanza, che seguì non molto dopo la grande vittoria dei Tedeschi a Weissemburg, ed i giornali non ne fecero parola, o ne parlarono alla sfuggita.
Il capitano Arnault, che comandava il drappello francese, stava seduto solo in una capanna del villaggio, abitata dal mugnaio del luogo.
Il capitano leggeva alla luce melanconica di una candela di sego alcuni dispacci intercettati ai Tedeschi. Aveva lasciato che la legna del focolare ardesse a suo piacimento, ed ora i tizzoni mandavano una debole luce in una parte della stanza. Sul pavimento stavano alcuni sacchi vuoti del mugnaio, e dal lato opposto, in un angolo, si vedeva il suo letto massiccio. I muri della stanza erano adorni di stampe colorate, che formavano un curioso contrasto di argomenti divoti e domestici. La porta di comunicazione che conduceva alla cucina della capanna, era stata svelta dai cardini per trasportare i feriti caduti nell’ultima scaramuccia. Essi riposavano ora tranquillamente nella cucina, accuditi dal medico francese e da una infermiera inglese annessa all’ambulanza. Un pezzo di tela grossolana, invece della porta, serviva di cortina e celava l’apertura tra le due stanze. Un secondo uscio, che dalla camera da letto conduceva nel cortile, era chiuso a chiave; e l’imposta di legno che proteggeva l’unica finestra era accuratamente chiusa.

Scarica gratis: La nuova Maddalena di Wilkie Collins.