La lettura di questa raccolta di saggi critici, pubblicata circa vent’anni dopo le prime quattro, è interessante anche perché ci racconta qualcosa non solo sugli autori esaminati ma sull’evoluzione del pensiero e del sentimento di Croce stesso.
Nella pagina dedicata all’opera (vedere link in basso) è disponibile la sinossi a cura di Paolo Alberti.
Dall’incipit del libro:
«Verismo» e «ribellione»: queste due parole designavano l’atteggiamento giovanile, ossia dei giovani piú o meno intellettuali e letterati e artisti, negli anni intorno al 1880. E «verismo» voleva dire adesione alla natura e alle sue leggi, e alla scienza che le indagava e scopriva; e perciò celebrazione della vita terrena e dell’amore, dell’amore carnale, e ribellione contro ogni residuo di misticismo e di ascetismo. E voleva dire anche guardare alla realtà senza falsi pudori e ipocrisie e idealizzamenti, dando alle cose le parole che meritano, e perciò anche stracciare i veli che celano le piaghe sociali, iniziare la ribellione contro le tirannie di ogni sorta, contro ogni sorta d’ingiustizia. La quale ribellione, poiché quelli che cosí si atteggiavano erano letterati e artisti, si stendeva del pari alla letteratura e all’arte, e anzi cominciava da queste, per liberarle dalle convenzioni e dall’accademia; e poiché i ribelli non hanno placida l’andatura né composta la persona, e la gente placida e composta si chiama per antonomasia «borghese», si presentava come «antiborghese».
Scarica gratis: La letteratura della nuova Italia. Volume V di Benedetto Croce.