La guerra alla fronte italiana è un libro scritto dal generale Luigi Cadorna, capo di stato maggiore dell’esercito italiano durante la prima guerra mondiale. Il libro, in due volumi, pubblicato nel 1921 e ristampato nel 1923, è una testimonianza diretta e documentata delle operazioni militari condotte dal comando supremo italiano dal maggio 1915 al novembre 1917, quando Cadorna fu sostituito dal generale Armando Diaz dopo la disfatta di Caporetto. Cadorna ripercorre le diverse fasi del conflitto sul fronte italiano, dalle prime offensive sull’Isonzo e sul Carso, alla conquista di Gorizia nel 1916, alla difesa degli Altipiani contro l’offensiva austro-ungarica nota come Strafexpedition, fino al ripiegamento sulla linea della Piave e del Grappa.
Dopo la sconfitta di Caporetto, l’operato di Cadorna fu sottoposto, insieme al suo vice Porro ed al generale Capello, comandante della seconda armata, ad una commissione parlamentare di inchiesta. Questo libro è stato scritto con il preciso scopo di difendersi dalle accuse della commissione. Cadorna difende il proprio operato e quello dei suoi collaboratori, sottolineando il senso del dovere, il patriottismo e la serenità di giudizio che lo hanno guidato nella conduzione della guerra. Al tempo stesso, critica aspramente i fattori che hanno contribuito alla crisi dell’esercito italiano, come la propaganda pacifista (e socialista), l’influenza massonica, la diserzione, l’indisciplina e la codardia di alcuni comandanti. Non c’è più traccia, in questo volume, dei suoi giudizi, espressi nei giorni di Caporetto, sulla viltà e il tradimento delle truppe.
Il primo volume si apre con lo scoppio della guerra, nel 1914, e la posizione neutrale dell’Italia. Viene illustrata la preparazione militare italiana alla guerra durante il periodo di neutralità. Dopo l’entrata in guerra anche dell’Italia, vengono illustrate ed analizzate le operazioni militari nell’anno 1915. Nella primavera del 1916 inizia l’offensiva austriaca e da Cadorna vengono esposti i provvedimenti presi per rinforzare la 1.a armata. Questo primo volume termina con la sesta battaglia dell’Isonzo, chiamata anche battaglia di Gorizia (6-17 agosto 1916).
Sinossi a cura di Claudio Paganelli
Dall’incipit del libro:
Gli avvenimenti che indussero la nazione italiana a gettarsi di sua libera elezione e con tutte le sue forze nella conflagrazione europea, e successivamente la guerra condotta con inesauribile tenacia sullo scacchiere più impervio di Europa, da un esercito tanto trascurato nei lunghi anni di pace e subitamente ingrandito, sono fatti di tale grandezza da imporsi allo studio e all’ammirazione non solo degli italiani, ma pure anche degli stranieri; anzi, di questi ultimi specialmente, in quanto del nostro sforzo gigantesco si resero imperfettamente conto. Ond’è che a chi ebbe nel colossale dramma parte di primo attore, corre l’obbligo di portare serenamente alla luce tutti gli elementi che gioveranno allo storico futuro.
D’altra parte, i miei stessi compagni d’armi, che sono i più competenti dei miei giudici, hanno diritto di conoscere quale fu il pensiero che condusse l’azione, quali le difficoltà che intralciarono la trasformazione del pensiero nell’azione.
Tale è adunque lo scopo principale di questo libro, non già quello di scrivere una storia particolareggiata degli avvenimenti, per la quale mi mancano i documenti. Io non posseggo che i comunicati ufficiali redatti dal Comando supremo dopo i singoli periodi di operazioni. A questi mi atterrò nella sommaria descrizione dei combattimenti, persuaso che nessuno vorrà imputarmi di plagio…. a me stesso. Il mio intento è quello di scrivere, per così dire, la storia del pensiero del Comando supremo, in modo che, se errori vi furono, mi si attribuiscano quelli veramente commessi e non quelli immaginari.
Scarica gratis: La guerra alla fronte italiana. Volume primo di Luigi Cadorna.