Questo brevissimo componimento drammatico fu scritto dall’autore a Vienna e, nel 1755, musicato da Georg Von Reutter, uno dei più attivi e stimati compositori di musica sacra di tutto il XVIII secolo, ma, purtroppo per lui, in un periodo storico nel quale la corte austriaca aveva decretato un taglio notevole ai finanziamenti destinati all’attività della Cappella musicale. Questo non impedì tuttavia all’Imperatore Francesco I di commissionare la messa in musica del componimento di Metastasio e questo in occasione della nascita, il due novembre 1755, di Maria-Antonietta, figlia della regina Maria Teresa d’Austria e di Francesco Stefano di Lorena, che divenne poi regina di Francia. L’esecuzione avvenne negli appartamenti reali alla presenza dei regnanti.

La voce principale fu quella della sfortunata arciduchessa Marianna – Maria Anna Josepha Antonia Johanna – e le due voci complementari quelle di due dame di corte. Nel breve componimento le due dame avrebbero dovuto cimentarsi in una gara di canto per la quale Marianna sarebbe stata arbitro e giudice, ma la gara stessa viene stravinta da Marianna stessa di fronte al canto della quale le due pur valenti dame non potevano che inchinarsi: “Disse il tuo canto assai che noi dobbiam tacer”. Alle due dame resta l’onore di “secondar” il canto dell’Arciduchessa.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del componimento:

ARC. Dove sì accese in viso
Dove, o ninfe, correte?

DAMA I A te.

DAMA II Ne ascolta:
E arbitra ti prepara
La nostra gara a terminar.

ARC. Qual gara?

DAMA I D’un’altra stella or che la madre augusta
Questo cielo arricchì, pensai con pochi
Armoniosi carmi
Di mia gioia l’eccesso
A lei far noto.

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