Mentre in Francia Zola, considerato dall’autrice un maestro, con il suo ciclo I Rougon-Macquart si era proposto di ritrarre l’intera società francese nei suoi diversi strati sociali, Clara Viebig, in particolare nelle novelle e nelle opere teatrali, tende a privilegiare, come il verista Verga, il mondo contadino, descritto con naturalistico realismo. Lo testimonia il dramma in un atto La contadina Mitte-Lange, ambientato nel «presente», quindi agli inizi del ‘900, in «un villaggio cattolico della Prussia orientale».
La scena, descritta nei suoi elementi essenziali, rappresenta l’interno della casa dei Mitte-Lange, contadini benestanti: nel fondale, la porta d’ingresso ed una finestra, che consente di vedere la strada e la chiesa; a sinistra, «un cortinaggio di percalle a fiorami» che nasconde il letto matrimoniale, a destra una credenza con «bicchieri, porcellane variopinte, ecc.». La religiosità popolare, presenza costante ed imprescindibile nella vita e nelle parole dei personaggi, è evocata da «un’immagine dell’Addolorata col cuore trafitto dalla spada e al disotto una piletta d’acqua santa.» Nel corso del breve dramma, la scena non subisce alcun mutamento, ad eccezione dell’abbassarsi e del sollevarsi della tela di percalle a fiori, una sorta di secondo sipario che rende visibile o invisibile l’unico personaggio maschile del dramma.
La descrizione che ne viene data, «bel giovane, ma di un colore cadaverico», rispecchia nel contempo un passato in cui, ritornato dal servizio militare «col fagotto sul bastone e il berretto rosso calato sull’orecchio», era oggetto delle attenzioni di tutte le ragazze del paese, e un presente in cui giace a letto gravemente ammalato. Il suo nome è Rinaldo May, ma in paese egli viene significativamente chiamato «il contadino Mitte-Lange» dal nome della moglie, «la contadina Mitte-Lange». Questa, «nè giovane nè bella», ha quindici anni più di lui, ma un cospicuo capitale lasciatole dal primo marito, alle dipendenze del quale Rinaldo lavorava. Gli oggetti di culto presenti nella stanza ne rivelano la caratteristica saliente, la religiosità: «donna sulla quarantina, dal volto severo, vestita di nero, col libro delle preghiere e la corona fra le mani.»
Il contadino Mitte-Lange è al centro della scena, evocato dai discorsi delle donne anche se la sua presenza è percepita solo a tratti, quando vengono sollevate le cortine del letto o quando fa sentire la sua voce lamentosa.
Gli altri personaggi, oltre alla moglie, sono Carlina Flesch, un’infermiera che svogliatamente assiste l’ammalato, ansiosa di vederlo morire per liberarsi del faticoso onere, e Cilla Pioschek, una delle «Vergini del Rosario”, giovani contadine che, su richiesta dei familiari, vengono mandate dal parroco a pregare al capezzale dei moribondi. Cilla viene descritta da Carlina come
«l’innocente pecorella… bianca e rossa come latte e sangue, col viso di un angelo sull’altare… la più bella, la più pia di tutte le vergini del Rosario!»,
ma la contadina Mitte-Lange è di opinione ben diversa:
«Quella?! Bella e pia?! Ah, ah! Temeraria e sfacciata… sì, sfacciata con gli uomini… non fa che agitare le vesti e gittare occhiate, quella!….»
All’alzarsi del sipario sono presenti sulla scena solo Rinaldo e l’infermiera, ma poco dopo arriva Cilla, intenzionata ad approfittare dell’assenza della padrona di casa e della pigrizia di Carlina per restare sola con l’ammalato; quando finalmente riesce a raggiungere il suo intento, il loro colloquio viene bruscamente interrotto dal sopraggiungere della contadina Mitte-Lange……
Un dramma al femminile, che si dipana attraverso i discorsi delle protagoniste accanto al letto di Mitte-Lange e vede inteargire le donne sull’incombere di una minaccia avvertita ma mai palesata, che si disvela solo nell’unico colloquio fra il malato e la giovane….
Come potrà l’austera quarantenne competere con la «bella giovane», se non con le preghiere? E cosa chiederà alla Vergine?
Sinossi a cura di Mariella Laurenti
Dall’incipit del libro:
Camera di agiati contadini. Nel fondo la porta d’ingresso e una finestra, dalla quale si vede la strada e la chiesa del villaggio. A sinistra una porta e il letto matrimoniale con un cortinaggio di percalle a fiorami, che rimane chiuso all’alzarsi del sipario. A destra credenza con bicchieri, porcellane variopinte, ecc. Sulla parete un’immagine dell’Addolorata col cuore trafitto dalla spada e al disotto una piletta d’acqua santa. Vicino al letto uno sgabello con boccette di medicine ed altre cose. Splende il sole.
La Flesch, vestita di abiti in parte contadineschi e in parte cittadini, sta sola nella camera. Rinaldo è nel letto, nascosto dalle tendine.
Scarica gratis: La contadina Mitte-Lange di Clara Viebig.