La Apple ha una nuova anima o, se preferite, una nuova missione; ed è diventata più chiara ieri, in occasione dell’evento intitolato “Glowing Time”.

Come si può leggere ovunque, sono stati presentati gli iPhone della serie 16, gli Apple Watch, ma anche le nuove cuffie. E sono soprattutto queste a essere indicative. In particolare il loro modello di punta, le AirPods Pro, che ora hanno funzioni utili a chi ha problemi di udito.

Perché sono indicative di una nuova anima? Per decenni la Apple ha cercato di differenziarsi dagli altri produttori puntando su due parole chiave: “sicurezza” e “privacy”. Caratteristiche apprezzate da alcuni nerd, ma che non hanno mai fatto veramente presa sul grande pubblico, anche perché giornalisti e perfino addetti al lavori non le hanno mai veramente capite a fondo. Basti dire che quasi nessuno di coloro che usano i servizi Google sa di avere autorizzato la multinazionale USA a spiare nelle sue email e nei suoi documenti, senza bisogno del mandato di un giudice.

Un altro indizio della scarsa attenzione alla sicurezza e alla privacy lo troviamo nelle migliaia di recensioni comparative dedicate ai cellulari. Vengono soppesate le caratteristiche più nascoste (e irrilevanti) dei vari telefoni in commercio, ma praticamente mai viene fatto notare che Android sul fronte sicurezza e privacy è un colabrodo. Piuttosto sorprendente, considerato che la maggior parte di coloro che fanno le recensioni hanno qualche competenza in materia.

Apple deve averne preso atto e ha così deciso di aggiungere un ulteriore connotato ai suoi prodotti: la salute. Hanno iniziato con gli Apple Watch e gli iPhone e ora accelerano portando il tema anche negli auricolari.

Del resto le popolazioni più ricche invecchiano e ingrassano, con le conseguenze del caso. Ad esempio, ci spiega Apple, al mondo ci sono 1,5 miliardi di esseri umani con problemi di udito e 1 miliardo con problemi del sonno. Un mercato enorme e inesorabilmente in crescita.

La nuova anima Apple è una buona notizia per i consumatori? Forse sì, la tecnologia può fare molto, specie sul fronte della prevenzione; almeno credo. Mentre sono certo che porterà lauti guadagni.