Sono pochissimi i testi di Maurice Hewlett tradotti in italiano. Queste due novelle seguono di qualche anno la traduzione di The forest Lovers (Gli amanti della foresta), il romanzo di maggior successo di questo autore. Sono tratte dalla raccolta Little novels in Italy che ne contiene cinque e si può leggere in lingua originale sul sito del progetto Gutemberg. Questa traduzione si trova ospitata nella collana “L’Italia vista dagli scrittori stranieri”. Si parla di un’Italia antica e storica e quindi il confine tra reale e fantastico diventa molto tenue.

L’inglese Molly diventa duchessa di Nona – luogo immaginario vicino a Barga – verso la fine del XV secolo, tra i delitti e le corruzioni dei Borgia; il marito sfrutta la sua vistosa bellezza e le sue virtuose attrattive per accrescere e consolidare il proprio potere. Ma la conclusione è tragica.

Ippolita è una bellissima ragazza padovana che notabili e potenti della città eleggono a musa ispiratrice per i loro convegni poetici. Ma la posizione non entusiasma certo la giovane che preferisce travestirsi da capraio e fuggire sulle colline. In questa novella la storia d’amore è coronata da successo.

L’ironia dell’autore rivolta al passato dell’Italia è colorita da una fervida immaginazione e mai malevola.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del libro:

«Non è poi tanto sfortunato il tuo Erasmus in Inghilterra» scriveva un tempo questo Erasmus medesimo a un tal Faustus, poeta. «Per accennarti solo ad uno de’ più piacevoli divertimenti di quassù, ti dirò che le ragazze di questa terra divinamente bella sono agili, morbide e si fanno corteggiare assai più amorosamente di tutte le tue Muse. Oltre a ciò esse posseggono un vezzo, il quale, a dir vero, non fa loro troppo onore. In qualunque luogo tu le incontri, ti baciano. Con un bacio ti accolgono, con un bacio ti congedano; se ritorni, ti baciano ancora. Se una di esse viene a farti visita, ti s’annuncia con un bacio; quando se ne va, gran baci d’addio; insomma, da per tutto baci, baci, baci. Ah, mio Faustus, avessi tu una volta gustato la fragranza di queste labbra deliziose, ti dico che non un giorno soltanto, ma tutta la vita, vorresti trovarti a peregrinare per questi paesi».
Ma Erasmus non era certo il solo ad esser affascinato da una simile usanza. C’era anche Amilcare Passavente, il quale, quantunque di sangue più rozzo, li trovava assai gustosi quei baci: almeno quelli che gli dava colei ch’egli anelava far sua.

Scarica gratis: Ippolita sulle colline e La duchessa di Nona di Maurice Hewlett.