Il 25 giugno 1812 la Grande Armée condotta da Napoleone in Russia intraprese l’attraversamento del fiume Niemen: era l’inizio del più grande disastro militare per il “dio della guerra”. Mentre vedeva sfilare questa moltitudine di fanti, artiglieri, cavalieri ed equipaggi di ogni sorta, Filippo Pisani non poteva immaginare che soltanto poche migliaia di uomini sarebbero tornati.
Le sue memorie sono pubblicate nel rispetto assoluto del piano dell’opera, concepita dall’autore nel 1845, integrata da straordinarie illustrazioni ad acquerello dello stesso Pisani e dalle appendici tratte dalle Réflexions sur la guerre de 1812 del colonnello russo Cuychevich (libro ormai introvabile).
Un’opera di eccezionale rilevanza nella memorialistica italiana sulle guerre napoleoniche.
“Kolo è una piccola città situata su di una collina bagnata alle falde del fiume Wartha. Cinta di mura contiene tre chiese, una sinagoga, un’antico convento, 3300 abitanti, compresi 800 ebrei. Era quivi raccolto il nostro corpo d’armata e si pernottò al bivacco: mi garantii dall’umidità col mio tabarro di tela cerata, perché non v’era mezzo di formare le baracche, mancando gli alberi. Era così abbondante l’umidità che scolava dal tabarro, come se fosse caduta la pioggia. Era uno spettacolo sorprendente il vedere quelle colline tutte coperte di armati; l’acqua sottoposta raddoppiando la scena illuminata dai fuochi allineati, più vaga ne rendeva la prospettiva”.
Ernesto Damiani, laureato in medicina, è docente all’Università di Padova.