L’edizione digitale di questo libro è tratta da una riedizione del 1944 di un’opera pubblicata nel 1933 con il titolo Sotto coperta. Rispetto all’edizione del 1933, manca però tutta la terza parte, quella appunto intitolata Sotto coperta, ritenuta non adatta ai ragazzi, a cui questa riedizione è dedicata. Il libro digitale non contiene le illustrazioni di Roberto Gandolfo che impreziosivano l’edizione cartacea.
La vicenda di In coperta è narrata in prima persona da un giovane mozzo di Sestri Levante, che si imbarca sui leudi, per caricare zavorra alla foce del Magra, oppure vino all’Elba, e poi scaricare la merce nel porto di Genova. Come scrisse Giovanni Bitelli, il romanzo presenta al lettore le
«bellezze rivierasche perdute allo sguardo di chi passa in ferrovia lungo il margine salsedinoso delle Cinque Terre e il residuare di una attività marinaresca che è antica e sempre vegeta, dura e pur sonante, umile ma luminosa.»
La storia, basata sulle esperienze giovanili dell’autore, è tutta un susseguirsi di vicende nautiche, e ogni tanto anche di terraferma, tra navigazioni velocissime col vento in poppa e bonacce “bianche”, in cui l’imbarcazione attende immobile, magari nelle vicinanze di una costa che non può raggiungere con le vele, magari inoltrandosi lentamente a remi fino all’approdo. Ci sono i vecchi marinai ed i loro racconti, i militi che cercano di multare l’imbarcazione per non avere i documenti in regola, il padrone che cerca di farsi perdonare l’irregolarità offrendo gallette e un bicchiere di vino, il rancio a bordo a base di baccalà o di minestrone, e mille altri episodi, narrati con dettagli nautici ed umani che ci fanno credere di essere tutti a bordo della Rosa Madre. Nessun dramma, nessuna burrasca, nessuna disgrazia funestano queste tranquille vicende che si svolgono tra Liguria e Toscana, con la Corsica che ogni tanto compare all’orizzonte, ed i fari che illuminano la notte.
Sinossi a cura di Gabriella Dodero
Dall’incipit del primo racconto La Rosa Madre:
La goletta oziava da più giorni nel porticciolo, tra due brigantini, nello spazio in cui rimangono all’àncora lungamente i leûdi degli zavorrai e dei vinacceri, in attesa, oltre che delle trattative per lo scarico, del vento propizio per avviarsi a Genova.
L’equipaggio ogni sera faceva un’ultima visita sul tardi per ricevere ordini e consultarsi; constatato che non vi erano novità, se ne tornava poi alle proprie case sulla riva senza impazienza per attendere nuove notizie il domani. A turno qualcuno rimaneva a bordo per la vigilanza.
Dopo tre giorni di attesa finalmente il padrone diede l’annuncio:
— È giunto il «Sea Victory» e lo spedizioniere ci vuole in porto dopodomani. Se il vento sarà favorevole partiremo questa notte.
Sera di domenica. Due marinai più giovani, sposati da poco, fecero la passeggiata serale con la moglie lungo il litorale per godersi lo spettacolo del golfo festaiolo che aveva riverberi lungo le rive e qua e là dai vari paesi innalzava luminarie su campanili o festoni lucenti sulle colline.
Scarica gratis: In coperta di Giovanni Descalzo.